Il quotidiano di Torino analizza il trasferimento del bomber da Monza alla Torino bianconera
Dietro il passaggio di Andrea Brighenti dal Monza alla Juventus Under 23 c’è molto più che il semplice innesto di un bomber da 77 reti in Serie C a far da chioccia ai talenti della seconda squadra. C’è la conferma di una sinergia di mercato sempre più solida con la creatura rilanciata da Silvio Berlusconi insieme al fedelissimo amministratore delegato Adriano Galliani. Fresca di promozione in B, la realtà brianzola è tra quelle con più ambizioni nel panorama nazionale. Un andamento che apre il campo alla suggestione di future larghe intese come lo furono negli anni Novanta quelle con il Milan, quando l’alleanza in tema di politica sportiva era sublimata dalla disputa del Trofeo Berlusconi e faceva da sfondo a una rivalità agonistica intrisa di reciproco rispetto.
Dalle suggestioni alla concreta realtà dei fatti, le operazioni di mercato fioccano a livello di seconda squadra e di settore giovanile. Sono sei gli accordi conclusi soltanto nelle ultime due sessioni (e quella attuale si è ufficialmente aperta da tre giorni appena). A gennaio lo scambio di prestiti tra Ettore Marchi, che ha dato sostanza al reparto offensivo della Juventus Under 23 contribuendo alla vittoria della Coppa Italia di Serie C, e Dany Mota Carvalho, con il suo successivo riscatto a 4 milioni di euro che ha garantito una lauta plusvalenza ai bilanci della Continassa. E poi il passaggio di Nicola Mosti ai brianzoli, lungo un sentiero che ora percorreranno anche gli intriganti 2003 Valentino Salducco e Pietro Saio.
Con l’amichevole di agosto tra il Monza e la Primavera bianconera a completare il quadro, un’occasione che aveva permesso ad Andrea Pirlo di scambiare chiacchiere e sorrisi con Galliani. Ripensando al passato o, chissà, ipotizzando nuove operazioni sul consolidato asse.
