L’ex difensore biancorosso, che con il Milan ha vinto tutto, ha parlato proprio del suo passato con il Monza
Billy Costacurta, ex Milan ma anche ex Monza, a Il Cittadino ha parlato proprio della sua avventura in biancorosso.
Costacurta, che Monza era quello in cui ha giocato?
“Quando si concretizzò la possibilità Monza pensai fosse la scelta più comoda. Poi però andai a scoprire la rosa. E non ebbi più alcun dubbio. Avrei trovato compagni che mi avrebbero potuto aiutare, con un mix tra giovani e giocatori esperti“.
Ha seguito il Monza in questa stagione?
“Ho seguito molto attentamente il Monza. In questo ultimo anno sono cambiate un po’ di cose. In società ci sono persone a cui sarò riconoscente tutta la vita“.
I punti di forza di Brocchi?
“Cristian mi piace. Lo seguivo sin dalla Primavera del Milan e credo fosse un input societario quello di cercare un calcio propositivo. Lui non è mai stato un difensivista, ha sempre cercato di partire con la manovra dal portiere. E parlo di 4 o 5 anni fa. Con il tempo ha anche sviluppato la capacità di adeguarsi ai calciatori, grazie anche all’esperienza in prima squadra al Milan. Gli si chiedevano certe cose ma non aveva i giocatori per farlo. Credo lui stesso abbia capito che l’allenatore è importante, ma è importante anche saper gestire bene e motivare i giocatori“.
Riconoscenza e affetto verso Monza?
“Io a Monza ho avuto come presidente non una persona ma un fenomeno: Valentino Giambelli. Un uomo di grande bontà e coraggio. Se io ho vinto 5 Coppe dei Campioni, buona parte del merito lo devo a quelle persone“.
Qualcuno ha storto il naso di fronte allo strapotere del Monza. Che ne pensa?
“Il Monza non faceva parte della Serie C già quest’anno. E’ una squadra che sta parlando di Serie A, è per questo che quando sento queste sciocchezze perdo la pazienza. Si possono avere sia soldi che capacità e il Monza ha entrambi“.