Altro giorno chiave per il calcio italiano e anche per le sorti della Lega Pro. Il Monza aspetta un segnale chiaro su cosa dover fare
La Figc e la Lega sperano di… fare 13. Come il giorno di giugno nel quale vorrebbero poter “riattivare” questa stagione interrotta dal Coronavirus. Gravina e Dal Pino sono stati eccezionali nel tenere, insieme ai loro uomini di fiducia (Brunelli e De Siervo), la barra dritta fin dal primo giorno e oggi aspettano il verdetto del ministro Vincenzo Spadafora. Al titolare del dicastero dello sport spetta l’ultima decisione, quella più pesante e che tanti tifosi attendono con il fiato sospeso.
La videoconferenza di oggi è fissata alle 18.30 perché Spadafora, che sarà accompagnato da alcuni membri del suo staff, ha in precedenza un appuntamento legato al governo. Per il mondo del calcio ci saranno il presidente della Figc Gravina, quello della Lega Dal Pino, quello della B Balata, quello della C Ghirelli e quello dei dilettanti Sibilia oltre ai numeri uno dell’Aic (Tommasi), degli allenatori (Ulivieri) e degli arbitri (Nicchi). Non è prevista la presenza del premier Conte o di altri ministri. Tutto lascia pensare che la risposta sarà comunicata in serata. Se direttamente ai vertici del nostro pallone, con un comunicato o con una dichiarazione televisiva (o su Facebook) lo capiremo nelle prossime ore.
La Lega non vedrebbe di buon occhio una partenza ritardata al 20 giugno perché sarebbe costretta a sacrificare la Coppa Italia e di fatto vedrebbe diminuire le sue chance di recuperare tutti gli eventuali match rinviati per casi di Covid ad agosto. Spadafora ieri sera ha studiato la situazione e le mosse da fare. La curva dei contagi dà una mano al pallone. Ma nella sua testa c’è sempre l’idea di legare la ripresa del campionato al… calcio in chiaro. E sotto questo aspetto, siccome non c’è dialogo tra la Lega e Sky a proposito della Diretta Gol sul modello tedesco ipotizzata domenica dal ministro, non vanno escluse sorprese. “Suggerirà” di partire con le semifinali di Coppa Italia in chiaro su Rai 1 il 13 e 14 giugno? O sarà la Lega, che invece vorrebbe iniziare con i recuperi dalla venticinquesima giornata, a doversi sacrificare?