Sul Corriere dello Sport approfondimento sulla situazione relativa alla terza serie italiana, che non dovrebbe più ripartire

Posto che in C l’annata è conclusa, si cristallizzerà la classifica mandando in Serie B il Monza, il Vicenza e la Reggina. Per la quarta promossa, tenuto conto della classifica armonizzata per un numero analogo di gare disputate nei tre gironi, le tre seconde saranno valutate in base ad altri parametri (se ne discute, con grande riserbo) per scegliere quella da premiare. Il merito sarà premiato, su tale concetto non ci saranno sorprese.

La Lega Pro punta forte, quasi tutto, sul credito di imposta. Che darebbe un supporto decisivo non soltanto alle tante società che temono di non poter ripartire la prossima stagione causa i problemi di tenuta aziendale delle proprietà madri, ma aiuterebbe anche a salvaguardare parecchi posti di lavoro.

La Serie C vive finanziariamente di botteghino e sponsor, molti dei quali a loro volta sono messi in ginocchio dalla crisi virus, essendo realtà connesse al territorio sociale dove il club di riferimento opera. Va da sé quindi l’esigenza di un sostegno importante come il credito di imposta che permetterebbe al fisco di riprendere a incassare fra due anni cifre che invece, se il sistema crollasse oggi, smetterebbe di incassare per sempre.

La proposta consiste nell’introduzione di un beneficio a favore dei proprietari delle società sportive – che permetterebbe loro di continuare ad immettere liquidità nel settore – e al contempo delle imprese che promuovono la propria attività attraverso campagne pubblicitarie effettuate da società e associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche su canali tradizionali e digitali.