Focus de La Gazzetta dello Sport sulla situazione dell’attaccante svedese che sembra sempre più lontano dalla permanenza in rossonero

Zlatan Ibrahimovic e un futuro ancora tutto da scrivere. Questa mattina è La Gazzetta dello Sport a fare il punto della situazione. Appena è stato possibile Zlatan è tornato in Svezia: non una fuga, ma una opportunità, dato che il Milan aveva deciso di chiudere i cancelli di Milanello già prima del grande caos. Quindi Ibra ha aspettato e poi ha preso il volo prima che l’ultimo gate si chiudesse. La Svezia è un paese per consuetudine e cultura aperto, ma il coronavirus ha travolto qualsiasi cultura. L’esigenza primaria di Zlatan era rientrare e restare con la famiglia.

Ibrahimovic è arrivato al Milan grazie soprattutto all’insistenza di Maldini e Boban, e di Pioli, il tecnico che più volte ai manager dell’area tecnica ha esposto la sua opinione riguardo a quello che Zlatan avrebbe potuto dare in termini di esperienza, personalità, versatilità anche. Si discuteva di un futuro da ambasciatore del Milan nel mondo. Ora non si sa più niente e non è soltanto colpa del virus che sta sfaldando il mondo. Forse a questo punto la tenuta vicino a Stoccolma e un futuro da manager con Mino Raiola sono più vicini.