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Barillà: “A Berlusconi non potevo dire no. A Venezia la svolta”

L’ex centrocampista del Parma ha parlato della sua nuova avventura in Brianza con la maglia biancorossa

Antonino Barillà ha parlato al QS del suo arrivo al Monza e della sua stagione con la maglia biancorossa: “Sono molto contento: ho fatto
qualche gol, gioco con continuità… Ma è un bel momento per tutta la squadra, vogliamo continuare così consapevoli che possiamo ancora migliorare“.

Lui, sesto acquisto dal Parma nella campagna estiva faraonica di Adriano Galliani, a Monzello è arrivato per dare qualità ed esperienza alla formazione di Brocchi. Uno che del suo privato fa trapelare poco, che ai followers preferisce gli obiettivi di squadra: “La Serie B è lunga, dobbiamo tenere duro e i punti adesso peseranno. Il passo falso contro il Pisa è dimenticato, la corsa è già ripresa“.

Il ritorno “in campo” del presidente Berlusconi è l’arma in più.
Ci ha fatto un grande effetto. Io personalmente non l’avevo ancora conosciuto: è una bella persona che dà carica a ogni parola. La chiacchierata prima di Verona ci ha fatto bene, ci ha dato entusiasmo, ci ha fatto sentire parte integrante e importante del progetto e ci ha dato qualcosa in più“.

La chiamata del Monza per lei è stata come l’occasione in una big…
Nel calcio Galliani e Berlusconi hanno vinto tutto, li ho sempre visti in tv, impossibile dire no a loro. È bastata una chiacchierata per accettare perché per me è una grande possibilità. Non è neanche stata una trattativa, la loro chiamata non capita tutti i giorni“.

Che allenatore è Brocchi?
Preparato, gli piace lavorare in settimana, ha idee di gioco che sono entrate nella testa di tutti e che cerchiamo di sfruttare nel migliore dei modi. Siamo il Monza, vogliamo dominare e la fame non ci deve mai mancare. Non sottovalutiamo nessuno, affrontiamo tutte le partite con atteggiamento positivo sapendo di dover correre e rincorrere. Senza mai mollare”.

Il periodo iniziale post Covid ha un po’ condizionato l’inizio del percorso, vero?
Tanti positivi e tanti giocatori nuovi. Una situazione che ha rallentato la nostra crescita ma servita a fare gruppo: ora stanno venendo fuori i frutti. Venezia la partita della svolta: lì tutti abbiamo dato una grande risposta“.

Un gruppo di qualità umane e tecniche non indifferenti. Chi ha sorpreso di più?
Tutti i giovani in rosa sono bravi, volenterosi di migliorarsi giorno dopo giorno, dando energia e spingendo anche noi anziani a dare sempre il buon esempio. Tutti meritano questa occasione e tutti sono sempre pronti a sfruttarla al meglio“.

Poi ci sono Boateng e Balotelli.
Si sono calati nella categoria, hanno portato qualità, alzato il ritmo in allenamento e velocità nel gioco. Poi sono ragazzi eccezionali, che danno una mano ai giovani e che danno spirito allo spogliatoio“.

Il Mario che ha conosciuto può tornare ad alti livelli?
Assolutamente sì. Non è quello che si descrive fuori: è un ragazzo d’oro, disponibile e sorridente. Si è inserito con umiltà per dimostrare che è pronto a rilanciarsi. Tutti sappiamo che può fare la differenza anche nelle prime squadre della Serie A e io mi
aspetto il suo ritorno. Anche in nazionale“.

Nel suo futuro la A con il Monza?
Qui c’è tutto, non manca niente. Sarebbe bello restare, ma sono concentrato solo sull’obiettivo. Prima andiamo in Serie A,
poi pensiamo al resto“.

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