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Berlusconi, dalla clinica, chiama Galliani per sapere tutto sul Monza

La Gazzetta dello Sport scrive a proposito del patron biancorosso che ha voluto sapere tutto sulla squadra anche dalla clinica in cui era ricoverato

Monza è sempre più nel cuore di Silvio Berlusconi, che ieri è stato dimesso dal centro cardio-toracico del Principato di Monaco. Ma anche durante il periodo di ricovero, il Cavaliere ha pensato ai colori biancorossi. Giovedì sera, infatti, Berlusconi ha chiamato Adriano Galliani per avere informazioni proprio sul suo Monza. «Adriano, ma sabato gioca Balotelli?», è stato più o meno il senso della chiamata. «Gli ho risposto che Mario non è ancora pronto dopo il problema muscolare rimediato una decina di giorni fa a Lecce – racconta Galliani –. Ma ho sottolineato al presidente anche l’ottimo comportamento che Balotelli sta tenendo da quando è arrivato al Monza».

Passione

Condizioni fisiche di Balotelli a parte, la telefonata dell’altro ieri testimonia la passione crescente di Silvio Berlusconi per il Monza. «Il presidente ha sempre seguito il Monza. Dalla sua casa di Arcore vede le luci dello stadio – prosegue Galliani –. Una simpatia di vecchia data: c’è una foto che ritrae Berlusconi festeggiare nello spogliatoio del vecchio stadio Sada la Coppa Italia di Serie C vinta dal Monza nel 1988». E da quando, nel settembre 2018, il Cavaliere è diventato patron del Monza, la simpatia si è trasformata in amore. Un trasporto sentimentale tanto forte da aver portato Berlusconi ad aprire le porte della sua Villa Gernetto alla squadra di Cristian Brocchi, che da un mesetto svolge i ritiri pre-partita in questa splendida residenza Settecentesca nel cuore della Brianza.

Rassegna stampa

E non è quindi un caso che la giornata-tipo di Silvio Berlusconi si apra con la rassegna stampa sul Monza, che Galliani gli invia quotidianamente. «Il presidente vuole sapere tutto quello che succede a Monzello. – sottolinea l’a.d. biancorosso -. Ci sentiamo tre o quattro volte a settimana per confrontarci e lo informo su tutte le operazioni di mercato». E se non ci fosse stato il Covid-19, Berlusconi sarebbe stato tutte le settimane allo stadio a godersi dal vivo la crescita del Monza, sempre più ispirato dalle invenzioni del suo pupillo Boateng. Durante la passata stagione, la presenza del patron biancorosso in tribuna è stata una costante, anche con diverse trasferte come Como e Olbia, mentre quest’anno si deve “accontentare” di seguire le partite da casa. «E spesso – racconta Galliani – guarda anche le repliche, trasmesse il lunedì sera su TeleLombardia».

Meta

Dopo 29 trofei conquistati in 31 anni di Milan, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno intrapreso l’avventura alla guida del Monza con lo stesso impegno di quando lavoravano in rossonero per alzare Champions League e Coppe Intercontinentali. Un dna vincente che sta facendo la differenza anche in Brianza. La coppia Berlusconi-Galliani funziona ancora alla grande: dopo la vittoria dello scorso campionato di Serie C, quest’anno il Monza è in piena corsa per centrare quella promozione in A mai ottenuta in oltre un secolo. Un viaggio entusiasmante che Galliani ha definito come il suo «Cammino di Santiago»: la meta, scontato dirlo, è la partita del cuore in A con il Milan.

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