Daniel Maldini ha cambiato l’inerzia della partita insieme a Valentin Carboni. Una squadra che dopo il raddoppio di Tourè sembrava essersi demotivata, con l’ingresso del numero 27 ha ritrovato smalto sulla sinistra, grazie all’ennesima magia di Raffaele Palladino.
I biancorossi infatti non riuscivano a trovare ripartenze adeguate perchè Djuric questa sera non riusciva a dare profondità alla squadra. Fino ad inizio ripresa il giocatore del Monza che aveva tirato di più in porta era stato Birindelli. Il problema della squadra – come spesso succede – era in fase di costruzione. Chiuse le vie centrali, non riuscendo Colpani ad andare a destra saltando l’uomo, ed essendoci riuscito solo in un paio di circostanze nel primo tempo Zerbin a sinistra, Palladino ha deciso di cambiare. Inserendo Valentin Carboni sulla destra e Maldini sulla sinistra con Colombo centrale d’attacco – ha deciso di provare ad andare palla a terra. E, sulla catena di sinistra, si sono trovati i varchi che servivano per offendere e colpire l’Atalanta.
I padroni di casa ci sono andati vicinissimi: prima Maldini con una percussione delle sue è andato in porta saltando l’uomo. A pochi istanti dalla fine s’è ripetuto: di nuovo palla al piede ha sfondato sulla sinistra colpendo il palo interno. La palla ha ballato sulla linea ed è uscita. L’arbitro ha fischiato la fine.
L’Atalanta per almeno 75 minuti aveva giocato meglio con maggior convinzione dando un’inerzia alla partita che andava nella direzione del bottino pieno. Meritato. Tourè, Lookman e De Kateleare davanti hanno spesso superato palla al piede la difesa del Monza presentandosi per almeno due volte davanti a Di Gregorio, fallendo d’un soffio la rete. Il primo gol è scaturito da Gagliardini che s’è perso De Kateleare su calcio d’angolo. Sul secondo gol è ancora Gagliardini a perdersi Tourè che tutto di prima dialoga con Lookman arriva in porta con un dai e vai portentoso. Raddoppio meritato e partita chiusa.
Poi Palladino tira fuori dal cilindro un cambio tattico che scompagina i bergamaschi. E va vicino a prendersi il punto. L’Atalanta conferma di essere una grandissima squadra. Soffre e porta a casa i tre punti. Alla fine, giustamente.
Nel frattempo in tribuna c’è di nuovo Paulo Sousa. Tre indizi, fanno una prova.