Forza Monza
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Djuric ha cambiato il Monza e il suo assetto tattico

La squadra di Palladino ha cambiato assetto da quando è arrivato Djuric. E i risultati si vedono.

Giocate a due tocchi, palleggio costante, verticalizzazioni continue. Il Monza che fino a due giornate fa aveva segnato 21 gol in 24 partite, nelle ultime due ne ha segnati ben 6 ma avrebbero potuto essere di più se all’Arechi, Djuric e Gagliardini non avessero avuto una notevole dose di sfortuna davanti all’estremo difensore salernitano.

La chiave di volta tuttavia è stata la prestazione di Valentin Carboni a destra, impegnato in continui rovesciamenti di fronte e verticalizzazioni sull’ex attaccante del Verona che, da quando la zampata del Condor lo ha portato a Monza, ha di fatto cambiato il volto della squadra.

Suo il palo ad inizio partita, suo il colpo di testa che ha messo Pessina davanti ad Ochoa battuto con un favoloso pallonetto. Djuric è diventato fondamentale ed ha permesso alla squadra di poter salire rapidamente sugli esterni ma anche per vie centrali. Gagliardini, Bondò, Akprò, Mota, poi Maldini, ma anche Izzo sono riusciti ad arrivare sotto porta con estrema facilità, generando superiorità numerica in attacco,  come fino ad oggi non si era ancora visto, con questa continuità.

Tutta la squadra si è mossa molto bene comunque: a partire da Di Gregorio formidabile nella doppia parata su Tchaouna che al 77,’ sullo 0-0, arriva in porta dopo una palla persa a centrocampo dai biancorossi provocando una ripartenza fulminante. Il numero uno del Monza si supera con una doppia parata e salva il risultato. Il rombo a centrocampo con Marì, vertice basso, e Pessina, vertice alto, riesce a trovare una sponda perfetta in Djuric che apre per gli esterni che più volte grazie a Birindelli sulla destra e Antonio Carboni sulla sinistra riescono a pungere, sebbene nel primo tempo Carboni soffra l’esterno dei padroni di casa, Candreva. Nel secondo tempo però l’ingresso di Bondò e poi di Maldini aprono uno squarcio nella difesa avversaria, riuscendo a dialogare con rapidi dai e vai, insostenibili per i padroni di casa.

Il Monza ha quindi trovato un assetto che la rende molto più solida di prima, potendo contare  in panchina anche su Zerbin, piedi raffinati e grande agonismo e su Vignato, altra giovanissima promessa dai piedi d’oro.

La squadra di Palladino dunque può giocare a tre in difesa, con quattro centrocampisti e due mezze punte pronte ad inserirsi, Colpani e Valentin Carboni, oltre al nuovo acquisto Djuric. In poche settimane si è passati dalla carestia all’abbondanza. Merito di Adriano Galliani, che ci ha visto lungo, e di Raffaele Palladino che – come Re Mida – qualunque giocatore decida di valorizzare, riesce a generare valore. Da Bondò a Valentin Carboni fino a Daniele Maldini.

L’Europa non è più solo un sogno.

Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Dal Network

Il tecnico del Monza piace tanto in Serie A, soprattutto a Fiorentina e Torino che...
di gregorio
I bianconeri hanno trovato l'accordo con il giocatore, ora serve trovare quello economico con Galliani...
Vi proponiamo le prime pagine dei quotidiani sportivi di oggi in edicola...

Altre notizie

Forza Monza