“In occasione del gol granata, l’arbitro Doveri vede un fallo di Zapata su Caldirola. Il difensore dà l’impressione di lasciarsi cadere quando sente sulla schiena il braccio dell’attaccante, che lo aveva superato. Ma non sembra un gesto così violento da giustificare la punizione“. Lo scrive ‘La Gazzetta dello Sport’, che sentenzia la prestazione dell’arbitro di Monza-Torino con un 4,5 in pagella.
“Al 93’, un episodio che avrebbe in sé le radici da penalty (non assegnato): Gagliardini, in area, calcia la tibia sinistra di Lazaro che non cade a terra. Il contatto non è travolgente ma c’è e pare un replay della gara di Coppa Italia quando Seck, colpito, non cadde e il rigore venne tolto: in questo caso è Lazaro a restare in piedi. Ma il messaggio rischia di passare in maniera errata: se non cadi non è rigore?“ si legge.