Al momento chi si è mostrato più collaborativo è Nicolò Fagioli, che si è autodenunciato ammettendo di aver scommesso sul calcio e ha fornito a entrambe le procure elementi utili alle indagini. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Per lui i tempi per arrivare alla squalifica potrebbero essere particolarmente stretti: proprio alla luce delle sue ammissioni e alla condivisione di informazioni utili, per il bianconero – che è già stato ascoltato dal procuratore federale Chinè e che sembra abbia mosso in pochi mesi denaro per cifre vicine al milione di euro – si ipotizza un patteggiamento già nel corso della prossima settimana.
In questo caso, secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, la sanzione verrebbe dimezzata (per la violazione dell’articolo 24 è prevista la squalifica di almeno tre anni) e si potrebbero aggiungere altre attenuanti per un ulteriore sconto. Quanto alla Juve, accusata dallo stesso Corona di sapere delle scommesse di Fagioli dal primo agosto – circostanza che comporterebbe la violazione dell’art. 24 comma 3, quello dell’omessa denuncia – ieri ha cercato di fare chiarezza con un comunicato.
«In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione, Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della Figc».