Non è ancora chiaro quale sarà il futuro della società dopo la scomparsa di Berlusconi. Ma sul mercato sono già stati spesi 38 milioni di euro
Il Monza è la squadra di Serie A che finora ha speso di più sul mercato. I riscatti, che erano obbligatori in caso di salvezza, sono costati al club biancorosso poco meno di 40 milioni di euro. Scrive La Gazzetta dello Sport.
8 al Verona per Caprari (3 per il prestito), 11,5 all’Atalanta per Pessina (3,5 come prestito), 10 al Napoli per Petagna (2,5 quelli versati in precedenza), 3,6 al Cagliari per Cragno (era arrivato a titolo temporaneo per 400.000 euro) e 5 milioni all’Arsenal per Pablo Marì. Il tecnico Palladino ha così visto confermati quattro elementi importanti per il suo progetto (Cragno è diventato la riserva di Di Gregorio), ma dopo la scomparsa del patron Silvio Berlusconi e le voci relative alla possibile cessione della società, per il tecnico napoletano è inevitabile seguire l’evolversi della situazione con attenzione.
La sua “garanzia” è la presenza dell’a.d. Galliani che, come affermato negli ultimi giorni, sul futuro della società si rimetterà alle decisioni della famiglia e della controllante Fininvest. Al tempo stesso, però, l’esperto dirigente è fiero di aver portato nella stagione da poco conclusa il Monza all’undicesimo posto in classifica e, anche se dovesse fare i conti con un budget ristretto, farà… pesare le sue idee e la sua bravura per costruire una squadra il più possibile competitiva.