Berlusconi e Galliani hanno confermato il tecnico ma ancora non c’è un rinnovo del contratto che scade tra pochi mesi. E le offerte non mancano
Monza. L’appetito vien mangiando ma l’ingordigia è un vizio capitale. Il fioretto quaresimale di Raffaele Palladino sta nel sopportare in silenzio il digiuno di notizie sul suo rinnovo contrattuale, in scadenza a giugno. Lo ha detto a più riprese, il mister del Monza, senza riuscire a celare un distacco tanto forzato da non sembrare vero. Scrive Il Giornale.
«Ringrazio il presidente per le sue parole, però dobbiamo parlare di calcio. Non mi faccio distrarre da niente e da nessuno, non contano le parole», era stato ancor più netto prima di Salerno, riprendendo le frasi con cui Silvio Berlusconi aveva blindato il futuro del tecnico: «Ha avuto 6 offerte, ma resterà con noi». I giorni della sosta per la Nazionale non hanno portato novità e se è vero che anche il vicepresidente vicario Adriano Galliani aveva pronunciato uno «state tranquilli» a chi gli chiedeva del futuro del mister, la partita deve ancora entrare nel vivo.
Palladino, sorpresa non lo è più. E tante big gli hanno messo gli occhi addosso: due vittorie con la Juve, il pari imposto all’Inter, un approccio tatticamente camaleontico alle gare e quella ventata di novità che ha saputo portare. E se sopporta sino a un certo punto i continui accostamenti alla Conference League del suo Monza, ricordando che pur sempre di neopromossa si tratta, non è che Palladino non guardi in alto. Tanto che nessuno si scandalizza oggi nel sentire accostare il nome del mister a realtà importanti, come anche la Juve.