Sfida con sguardo sull’Europa per i due allenatori usciti dalla scuola di Gasperini. I biancorossi puntano all’aggancio
Identità. Per niente nascoste. Thiago Motta e Raffele Palladino hanno vissuto un’annata insieme al Genoa da giocatori e adesso vivono un presente – diviso, contro – che li vede buoni interpreti della “Nouvelle vague” di allenatori, di quelli che danno un identikit alle proprie squadre. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Entrambi viaggiano col motore ben accesso: 10 punti nel 2023 per tutti e due ma mentre il Bologna di sconfitte ne ha patite, beh, ecco che il Monza di Palladino non è ancora andato ko. Motta ha vinto 7 delle ultime 11 gare e la sua impennata verso il 7° posto è per ora virtuale, ma lì. Stessa cosa per il Monza che con Palladino ha variato il menù degli obiettivi: viaggia a ritmo-Champions (se si considerassero le ultime 11 gare il Bologna sarebbe quarto) e insomma sia Thiago che Raffa sanno cosa fare.
Sono entrambi figli di Gasperini e dandosi una grossa mano l’11 aprile del 2009 batterono col proprio Genoa 3-2 la Juve. Il tabellino fu roba loro: doppietta di Motta e l’altro gol di Palladino. Destini legati che oggi – oltre ventimila spettatori previsti oggi al Dall’Ara – si daranno battaglia guardando a chi sogna di più.