L’Italia che verrà, il ct Roberto Mancini spera di poter contare anche sull’esterno, grande protagonista del Monza
L’autunno azzurro ha la faccia da bambino di Simone Pafundi. Sedici anni, frequenta l’istituto Volta di Udine, 31 presenze nel campionato Primavera. Nessuno poteva immaginare di vederlo in campo a Coverciano con Bonucci e Verratti. Scrive il Corriere dello Sport.
Un mese fa ha incantato nelle qualificazioni all’Europeo di categoria (4 gol e 2 assist in 3 partite) con l’Under 17 di Corradi. Respirerà l’aria della Nazionale. Chissà se e quando Mancini lo farà giocare. Per ora sembra il testimonial di un’idea. A fine maggio (tre giorni dopo il debutto in Serie A) lo aveva inserito nello stage riservato ai giocatori di interesse nazionale (53 nomi) e lo continua a tenere d’occhio. L’Italia come laboratorio. Una volta, per essere convocati, servivano un centinaio di presenze in campionato.
Oggi accade il contrario. È il percorso inverso o da visionario del ct, alla ricerca del talento perduto nel punto di caduta più basso della storia.
FRONTIERE
Si guarderà ancora agli oriundi. Carlos Augusto, esterno sinistro del Monza, deve solo completare la documentazione. Mancini lo chiamerà. L’italo-australiano Volpato, esordiente con la Roma di Mourinho, è stato stoppato a un passo dalla convocazione dell’Australia per il Mondiale.
Nicolato l’ha inserito nell’Under 21. Si allargheranno i confini dello scouting. La Figc ha raggiunto l’intesa con due osservatori dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Controlleranno e segnaleranno, dagli Stati Uniti e dal Sud America, tutti i possibili talenti nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 20 anni di origini italiane e con le credenziali per ottenere il doppio passaporto.