Il mancino brasiliano è l’arma in più della formazione di Palladino: è una garanzia di continuità
E’ nato nel 1999 ma in campo sembra che comprenda il calcio come un trentenne. Carlo Augusto è così. Il Monza accarezza il brasiliano perché sa che da lui può avere freschezza e maturità. Nella scorsa stagione tra Serie B, playoff e Coppa Italia ha infilato 37 presenze. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Una garanzia di continuità. E anche di duttilità perché Giovanni Stroppa in lui ha visto capacità anche da marcatore sinistro nella difesa a tre. E la sua applicazione non ha mandato fuori rotta l’ex tecnico dei brianzoli che su Carlos aveva individuato anche questo sviluppo tattico.