Il centrocampista del Monza, capitano dell’Italia Under 21, sente la responsabilità del suo ruolo
Capitan Rovella, il giorno dopo aver portato per la prima volta al braccio la fascia con la Nazionale Under 21 contro l’Inghilterra, è ancora emozionato. Scrive Tuttosport.
«Nei primi minuti siamo stati un po’ presi di sorpresa, poi abbiamo giocato meglio noi – racconta il centrocampista -. Loro giocano tutti o quasi in Premier, quindi al di là del risultato, la prestazione è stata buona».
Lui, invece, in estate dopo aver messo a referto le prime presenze con la maglia della Juventus, è passato in prestito al Monza per poter giocare con continuità. «Abbiamo deciso che per me, a 20 anni, è meglio andare a giocare con continuità per fare ancora esperienza. Per poi essere pronto a giocare ai livelli da Juventus».
L’estate in bianconero, però, lo ha arricchito. «Giocare con grandi campioni, anche se per poco, ti fa crescere velocemente. Si nota subito la differenza a livello mentale e tecnico, con Di Maria , Bonucci , Pogba e tutti gli altri. A Monza, però, ci sono giocatori forti e di esperienza. Sensi , Pessina che ha vinto un Europeo, Pablo Mari, Marlon . La vittoria con la Juve forse non ce l’aspettavamo nemmeno noi, ma fa ben sperare».
Il focus di Nicolò, però, al momento è tutto sull’Under 21 e su quello che c’è da migliorare. «Meritavamo il gol, ma manca sempre qualcosa lì davanti. Dobbiamo lavorarci, anche se non abbiamo tanto tempo a disposizione». Attenzione anche ai cartellini, visto che nel finale contro l’Inghilterra è stato espulso.
«Ho chiesto scusa, l’agonismo a volte ti porta a fare gesti che vengono puniti». Cresciuto col mito di Modric e Verratti , Nicolò sogna una chiamata con la Nazionale dei grandi. «Ma far parte di questo gruppo è un onore, perché quando ti metti la maglia dell’Under 21 devi sempre dare il massimo».