Il centrale potrebbe decidere di appendere gli scarpini al chiodo. La Gazzetta dello Sport analizza il suo futuro
Essendo svincolato, Ranocchia teoricamente potrà firmare con un’altra squadra ma al momento questo è l’ultimo dei suoi pensieri. Ora più che mai il suo mondo è in Umbria, con la moglie Giulia e i piccoli Lorenzo e Adele Luna. Il suo ristorante di Assisi ha da poco ricevuto la “Forchetta” del Gambero Rosso. Per la sua terra, ma non solo, il difensore si è speso in diverse attività benefiche cui ora potrà dedicarsi con più energia. Nel frattempo la gamba tornerà a posto. Per il sacro fuoco si vedrà. Visto che il Monza però era un progetto apprezzato da subito (non soltanto per la possibilità di tenere la famiglia a Milano), prende sempre più corpo l’ipotesi che la carriera del calciatore gentiluomo sia finita qui.
Non avrà fatto la carriera che qualcuno pronosticava quando iniziò con Antonio Conte tra Arezzo e Bari, ma è stato l’anello di congiunzione tra l’Inter post Triplete e quella tornata a vincere col suo antico mentore. Rano aveva fatto a tempo a vincere la Coppa Italia 2011 e c’è tanto di suo (gol in acrobazia nel recupero per portare ai supplementari l’ottavo contro l’Empoli) in quella sollevata nel maggio scorso contro la Juve. Poi l’Inter che decide di voltare pagina e il fuoco che si spegne. C’è ancora margine per riaccenderlo?
Scrive La Gazzetta dello Sport