Il portiere del Monza, già riscattato con la promozione in Serie A, ha parlato tra presente e futuro

Seconda parte dell’intervista del portiere del Monza Michele Di Gregorio a Tuttosport.

Da mesi girano tanti nomi illustri per la panchina del Monza. Ma Stroppa ha fatto un gran lavoro, forse meriterebbe di non essere messo in discussione….
«Tante volte dall’esterno si sottovaluta il lavoro che si fa sul campo e forse qualcuno non ha capito quanto è stato alto il suo contributo, quanto ha dato per la promozione. Per me, anche lui merita la A. Poi sarà la società a fare le sue scelte»..

L’entusiasmo storico che state vivendo può essere molto importante per conquistare quei trofei a cui Berlusconi ambisce….
«Ora c’è un coinvolgimento importante della città, i tifosi stanno facendo sentire un calore forte, adesso con la A ci può essere una spinta anche da parte di chi prima non ci seguiva. Toccherà a noi, con i nostri risultati, coinvolgere l’ambiente, spingere giocatori importanti a venire da noi, creando quindi le basi per costruire qualcosa d’importante».

E pensare che dopo il ko di Perugia all’ultima di campionato, la A sembrava esservi sfuggita. Come avete fatto a reagire?
«Se non fossimo stati il gruppo che siamo, non ce l’avremmo fatta. Il giorno dopo quella botta ci siamo visti e parlati, eravamo tutti convinti che non era finita e che potevamo ancora giocarcela. A ripensarci, quella sconfitta ha reso la A ancora più bella, perché conquistarla con 4 vittorie su 4 ai playoff, contro squadre forti, è stato bellissimo. Un altro gruppo avrebbe patito gli strascichi di quel ko».

E fra un anno? Dove ti vedi?
«Spero di rivedermi con questa stessa gioia perché vorrebbe dire che abbiamo conquistato qualcosa d’importante. E poi vorrei che la A mi facesse crescere ancora di più a livello caratteriale, col sorriso che porto con me dal luglio scorso».