Il tecnico biancorosso ha parlato a La Gazzetta dello Sport
Giovanni Stroppa ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Una lunga intervista di cui di seguito troverete un primo estratto.
Possiamo ancora chiamarla mister o adesso è… architetto?
(ride) «Mi sono ritagliato un bello spazio… In questo club ci sono potenzialità non indifferenti, se si può dare qualche consiglio per crescere è meglio, e un po’ di esperienza ce l’ho. Sapendo che qui in ogni ambito ci sono professionisti che fanno benissimo il loro lavoro».
Anche in questo mercato siete intervenuti bene: Gaston Ramirez, Molina e Mancuso…
«Sono tutti un po’ in ritardo, ma hanno grandi motivazioni e sotto l’aspetto umano si sono inseriti subito. Servono uomini prima di tutto e noi ne abbiamo tenuto conto, perché il gruppo è importante ed è alla base di tutto. Sa cosa diceva Sacchi?».
Ne dice tante…
«Diceva che il collettivo esalta i singoli, ma che i singoli esaltano il collettivo. Sembra banale, ma è verissimo. Un allenatore può avere tante idee, ma alla fine i giocatori fanno la differenza».
Un gruppo forte e ricco sarà determinante alla ripresa: 8 giornate in 30 giorni, si potrebbe già decidere il campionato?
«Sì, dopo queste otto partite la classifica potrebbe essere scritta. E’ un campionato ancora più difficile nella sua difficoltà, non ricordo tante squadre in corsa insieme per la promozione»,
Anche dopo il mercato?
«Certo. Dal Pisa fino alle altre, sono arrivati innesti importanti e il salto di qualità è notevole. La cosa bella è che qualche squadra sembrava dovesse rallentare, invece sono tutte lì e altre se ne sono aggiunte. Penso anche all’Ascoli, che è entrato nei playoff e si è rinforzato, fino al solito Cittadella che darà fastidio».
Un mese di fuoco: cosa serve?
«Chi ha la rosa ampia è avvantaggiato, chi può alternare giocatori per avere freschezza è favorito. E tutte mi sembrano ben allestite, in avanti soprattutto. Perché la chiave è lì: a centrocampo e in attacco, nei ruoli più dispendiosi, servono ricambi».
Con Mancuso e Ramirez avete l’attacco più forte della B?
«Anche il Pisa davanti s’è messo bene. Tutti hanno giocatori forti. Noi dobbiamo diventarlo, dimostrarlo, attraverso le qualità singole e di squadra. Non so se abbiamo il migliore attacco, ma so che conta sfruttare le potenzialità: non posso lamentarmi».