Il tecnico biancorosso dopo la quarantena: “I ragazzi sono tornati come se nulla fosse successo. Per il futuro bisogna lavorare bene di prevenzione o si rischiano tanti infortuni”

Il Monza è stata la prima squadra di questa Serie B a doversi fermare causa Covid. Mentre era in quarantena è arrivata la notizia dello stop del campionato per le due giornate successive. Stroppa ora tira un sospiro di sollievo ma si guarda bene dal definire superato il pericolo: “Non ho ancora capito se e come chi l’ha fatto ed è già vaccinato – ha dichiarato a TuttoSport –  con la terza dose possa ancora prenderlo. Meglio andarci cauti”.

La squadra non sembra essere stata particolarmente condizionata dalla quarantena prolungata: “I ragazzi sono spettacolari, è come se nulla fosse successo. Mi auguro di riprendere anche in partita da dove avevamo lasciato. Mi dispiace per Ramirez che stava prendendo la forma migliore”. C’è preoccupazione per il futuro: “Confesso di aver pensato per un attimo che noi avevamo già dato in quanto a Covid e ora toccasse alle altre squadre ma il rischio di essere nuovamente contagiati c’è”. Stroppa accende il focus su una tematica particolare: “A differenza del primo lockdown questa volta non era semplice predisporre un allenamento a distanza. Noi avremo subito tre partite in dieci giorni, le prime due in quattro. Febbraio sarà un mese intensissimo. Bisogna lavorare bene di prevenzione perché si rischiano molti infortuni”.

Il tecnico del Monza per il futuro del campionato sposa l’idea del dottor Bassetti: “Sono d’accordo con il far giocatore i positivi che abbiano fatto almeno due dosi. I nostri erano tutti asintomatici o al massimo avevano un leggero raffreddore, condizioni con le quali prima del Covid si giocava”.