Martedì il giorno del Consiglio Federale per decidere la riforma dei campionati. Si deciderà anche chi ammettere e chi no al prossimo campionato
Per ora è solo una proposta, ma è chiaro che sarà anche la base dalla quale lavorare. Oggi si tiene una riunione federale per la riforma dei campionati, argomento che è anche all’ordine del giorno del Consiglio Federale di martedì 27, quando soprattutto si dovrà decidere sulle società da ammettere ai campionati, il giorno dopo le sentenze del Coni sui 6 club, fra B e C, finora esclusi. Lo scrive Tuttosport.
Ma in teoria, secondo ciò che aveva proposto il presidente Figc Gravina a giugno, entro il 31 luglio dovrebbe essere partorita la riforma dei campionati, tema che coinvolge assai B e C, che in questi mesi, sull’argomento, non se le sono mandate a dire, un clima che fa pensare come non sarà semplice trovare una quadra. Ma appunto, si dovrà partire dallo schema proposto dal numero 1 Figc. Che, innanzitutto, dovrebbe prevedere (il condizionale è d’obbligo), come proposto per la A, anche per le altre serie professionistiche i campionati a 18 squadre. Non solo, la vera novità dovrebbe essere l’istituzione di una B2 (o C d’Elite) che raccoglierebbe la crema dell’attuale C.
Si ritornerebbe dunque a quel meccanismo che portò la Lega Pro, dapprima divisa in Prima e Seconda Divisione, a una C unica: fatte salve le prime dei 3 gironi che salirebbero in B, dal 2° al 6° posto si staccherebbe il biglietto per la nuova categoria. Così si creerebbe una B2 (o C d’élite) che farebbe decadere l’ipotesi ventilata nei mesi scorsi di una super B a due gironi che avrebbe costi di gestione considerati difficilmente sostenibili. Al di là della definizione che sarà utilizzata, sarà come tornare – quasi – alla vecchia divisione fra C1 e C2, solo che all’epoca c’erano 5 gironi e ora se ne confermerebbero tre ma con uno che sta sopra gli altri due.
Uno schema che verrebbe incontro alle richieste della Lega B che durante la scorsa stagione aveva deliberato di scendere da 4 a 3 retrocessioni: introducendo una serie “cuscinetto” ma più prestigiosa dell’attuale C, non si scontrerebbe con le promozioni attuali dalla Lega Pro che devono essere 4 per poter mantenere i playoff che si disputano in C. L’obiettivo di chiarato era quello di partire coi nuovi campionati dal 2022/23 e l’accordo andrebbe trovato entro fine mese. Ma per raggiungere un’intesa, il clima sarà peggio di quello di un’assemblea di condominio, pronostica un addetto ai lavori.