Biancorossi che ripartono dopo la sfortunata stagione appena conclusa. Cambia l’allenatore ma non l’obiettivo finale
Come preannunciato due giorni fa, termina dopo quasi tre stagioni l’avventura di Cristian Brocchi sulla panchina del Monza. Era subentrato nell’autunno 2018 e l’anno scorso aveva portato i brianzoli in B. Scrive Tuttosport.
Aveva ancora un anno di contratto ma la delusione per la mancata A è troppo bruciante, soprattutto per la tifoseria che con Brocchi è andata giù pesante sui social, ritenendolo il principale responsabile del mancato obiettivo. Del resto Galliani , un anno fa, aveva ammonito, «se non andiamo in A sarà un fallimento». Per cui, paga chi guidava, ma nessun esonero, per Brocchi una separazione cordiale con tanto di buonuscita.
Già ufficializzato anche l’erede, noto da tempo: sarà Giovanni Stroppa. Ancora sotto contratto col Crotone, che si insedierà ufficialmente il 1° luglio, legandosi per 3 stagioni al club di Berlusconi. Intesa lunga, sia per convincerlo a non ascoltare altre proposte, sia per dare grande fiducia al suo progetto. Per Stroppa, è un ritorno a casa dopo tanto peregrinare da giocatore e tecnico.
Originario della vicina Mulazzano, è vero che fu un prodotto doc del vivaio milanista, ma dal 1987 al 1989, in prestito al Monza, si fece molto apprezzare fra i brianzoli, con cui, da talentoso centrocampista, vinse una Coppa Italia di C e guadagnò una promozione in B, mettendo insieme 71 presenze e 5 gol col Monza. Che ora spera di aver trovato il condottiero giusto per andare in quella A mai frequentata dal club, visto che un anno fa Stroppa portava il Crotone nella massima serie chiudendo la B al 2° posto.
