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Tuttosport: ultima chiamata per Balotelli. Per se stesso e per il Monza

Il quotidiano di Torino si concentra su SuperMario che deve sfruttare questa sosta forzata per ritrovare la condizione migliore

Un mese per decidere del suo futuro. La stagione di Mario Balotelli al Monza resta indefinibile, come in un limbo. Lo scrive Tuttosport.

Dall’esordio con gol alla Salernitana del 30 dicembre, sta per passare un intero girone, visto che alla ripresa del 1° maggio, i brianzoli andranno a Salerno per provare ad alimentare le residue speranze di promozione diretta, anche se tutto l’ambiente ha già messo nel mirino la più che probabile qualificazione ai playoff, da raggiungere nella miglior posizione possibile. Già, ma con quale Balotelli il Monza si appresta a chiudere la stagione, cercando di raggiungere quella A che doveva già essere in tasca nei progetti estivi? Bell’enigma. Finora, Mario ha collezionato 8 presenze, 2 gol per appena 387’ di gioco, solo frazioni di partita, al massimo 77’, anche se i suoi gol hanno fruttato 6 punti nei pesanti scontri diretti con Salernitana e Chievo. Certo, da lui (e da tutto il Monza), ci si aspettava di più.

Ma quella che manca a Mario, è la condizione fisica. Il suo problema è stato sbarcare in Brianza nel miglior momento del Monza, quando lottava per la A diretta e non era semplice, dopo mesi di semi-inattività, raggiungere il livello fisico dei compagni, all’epoca alto. Così, i carichi di lavoro, che com’è noto non sono mai stati amici di Mario, hanno finito per far spuntare periodici problemini fisici che non l’hanno portato quasi mai a una condizione veramente accettabile. Chi lo vede ogni giorno a Monzello, parla di un Mario a due facce: c’è il giorno che in partitella fa sfracelli, segnando gol come manco quelli alla Germania. Poi forza un po’ i carichi di lavoro, e il giorno dopo si blocca di nuovo per un dolorino. Come successo alla vigilia dell’ultima partita, sabato scorso, vittoria sulla Cremonese, senza di lui.

Nel dopogara, Brocchi , in maniera molto educata, ha provato a solleticarlo nell’orgoglio, «deve decidere cosa vuole fare», ha detto in sintesi, pur volendogli molto bene, come del resto i compagni, di cui ha la stima. Poi sono giunte le parole del ct Mancini che per spiegare il perché lo convocò in azzurro all’inizio del suo mandato, ha detto che «speravo in un sussulto d’orgoglio, purtroppo non ha fatto molto per tornare ai suoi livelli». Già, l’orgoglio sembra essere rimasto l’ultima speranza a cui aggrapparsi per rivederlo decisivo.

Orgoglio che ora il Monza si attende da Mario per il finale di stagione. Beninteso, per certi versi, è tutto un altro Balotelli, che si è attenuto alle regole stringenti di Galliani , sottoscritte al momento della firma sul contratto fino a giugno. Niente comparsate sui social, vita monastica, zero interviste e solo lavoro. Ma quando firmò, Galliani era stato chiaro, il contratto sarà rinnovato se ci sarà “reciproca soddisfazione”. Coi playoff che si giocheranno subito dopo un finale di stagione con 4 gare in 10 giorni, Mario si gioca le residue speranze di tornare ad essere super.

Se si rivelasse l’uomo in più che raddrizza la stagione, sua e del Monza, saremo volentieri qui a parlare di rinascita. Ma ad oggi, siamo più vicini alle parole di Brocchi e Mancini.

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