L’accordo in zona Brera a casa di Galliani, la telefonata di Berlusconi lo ha commosso. Guadagnerà 500mila euro più i bonus: il primo se giocherà la metà delle gare
Chiamatelo pure il patto di Brera. Mario Balotelli si è presentato a casa di Adriano Galliani, nel pieno centro di Milano nel primo pomeriggio. Al suo fianco i suoi due compagni di viaggio storici: l’agente Mino Raiola e l’avvocato Vittorio Rigo. Erano attesi dall’a.d. del Monza, dopo l’imbastitura al telefono della sera precedente. Sì, perché l’intesa per il ritorno in campo di SuperMario in formato brianzolo era nata nelle ore precedenti, ma era indispensabile guardarsi negli occhi per passare dalle parole ai fatti.
Un filo
Questa è una storia per molti versi romantica, visto l’affetto che lega Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al talento (in cerca di quiete) bresciano. Balotelli viene ingaggiato da svincolato, vale a dire a costo zero. Una delle operazioni preferite dal manager del Milan berlusconiano. Ma stavolta c’è dell’altro, c’è un filo che non si è spezzato negli anni. La prima volta Mario aveva stretto la mano a Galliani nel gennaio del 2013 e fu un successo: 18 gol da milanista (la sua squadra del cuore). Anche la Gazzetta celebrò quel matrimonio con un “Balo is back” che allora emozionò il popolo rossonero . Poi, nel secondo round, in prestito dal Liverpool, andò meno bene a causa della pubalgia. Era il 2015, gestione Mihajlovic, con Gigio Donnarumma a compiere i primi passi con la maglia del Milan.
Conferma
Balo a quel mondo è rimasto affezionato, anche ieri se ne è avuta la conferma. La telefonata di Silvio Berlusconi lo ha commosso. Adesso non vuole rilasciare dichiarazioni, sa benissimo che tutti gli sguardi sono su di lui. E preferisce rispondere sul campo, non a parole… Però, una piccola eccezione la fa: «Ringrazio il presidente Berlusconi e Adriano Galliani per quest’opportunità, farò di tutto per aiutare il Monza a volare in Serie A». La cronaca dice che nelle ultime settimane il Vasco da Gama aveva mandato dei messaggi espliciti al bresciano, ancora scosso dal traumatico divorzio con il Brescia di Cellino. Ma le sue titubanze erano state chiare, lui preferiva rimanere in Italia: l’ideale sarebbe stato quello di trovare ancora spazio in Serie A. Ma i contatti avviati da Raiola con Galliani lo hanno convinto sin dall’inizio. E anche dal punto di vista economico Mario si mette a disposizione.
Stipendio
Un anno fa nella sua Brescia aveva firmato per un ingaggio da 1 milione a stagione, sarebbero diventati 4 con la salvezza. Stavolta dimezza lo stipendio. Magari fosse andato in Brasile gli avrebbero offerto cifre ben superiori. In ogni caso ha dei bonus interessanti. Per questo debutto in Serie B ha concordato un profilo più basso: perciò niente premi legati ai gol. Invece il primo step scatta se riesce a disputare la metà delle partite ancora in calendario in questa stagione. I successivi seguono il criterio delle presenze. Ma il più importante è quello legato alla promozione. L’aspetto economico passa, dunque, in secondo piano ed è la prova che Mario è consapevole dell’importanza di questa nuova tappa, che non prevede appelli. In ogni caso restare in Italia significa la conferma dell’opzione fiscale: con un nuovo contratto in Italia conserva lo sconto legato al decreto crescita, mentre l’avrebbe perso se fosse andato all’estero.
Allenamenti
Nelle scorse settimane avevano fatto notizia le foto dei suoi allenamenti con il Franciacorta, la squadra dilettantistica che lo ha ospitato volentieri per questa preparazione sui generis. In queste ore lo staff sanitario del Monza si sta adoperando per mettergli a disposizione le strutture necessarie per le visite mediche. Domani, infatti, la festività di Sant’Ambrogio limita le opportunità nei consueti centri specializzati. Ma c’è ottimismo nel club biancorosso di completare l’iter nei tempi giusti. Se tutto va per il verso giusto già domani sera potrebbe arrivare l’ufficialità del nuovo corso balotelliano. Il futuro? Niente clausole. La conferma (con il Monza in A) arriverà solo se tutti lo vorranno: «Come nelle migliori famiglie» parola di Galliani. Un motivo in più per credere che Balo stavolta sente proprio aria di casa. Scrive Carlo Laudisa su La Gazzetta dello Sport.
