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Galliani lo abbraccia ancora: “Si, io credo sempre in lui”

Per la terza volta (dopo il Milan) l’a.d. punta su SuperMario: «Presto sarà in forma: decisivi la sua disponibilità e Berlusconi»

È la terza volta (nel 2013 e nel 2015) che Adriano Galliani tende la mano a Mario Balotelli. Dopo i due accordi in casa-Milan, ecco quello targato Monza. Evidentemente il feeling è rimasto sempre tale. E l’a.d. brianzolo non fatica ad ammetterlo: «Il talento di Mario non lo scopro certo io. Ha sempre avuto tutto per puntare al meglio. Ma una volta per un verso, una volta per un altro, non è mai riuscito a realizzarsi appieno».

Lei, allora, ci crede ancora.
«Certo. Mario è un bravo ragazzo e anche oggi nel nostro colloquio ne ho avuto la conferma».

In che modo?
«Ho notato tutta la sua disponibilità. Del resto gliel’ho ripetuto: “Non fidarti degli adulatori. Se sarà necessario sentirai i miei rimproveri. Ma saranno per il tuo bene”. E nei suoi occhi ho letto l’intesa, quella che cercavo».

Giudizio condiviso dal presidente Berlusconi?
«Ovviamente. Gli avevo accennato la mia idea già martedì, quando ero andato a trovarlo, e avevo avuto ampio mandato. Così, a fine incontro, ha voluto parlargli, per dargli il benvenuto e un in bocca al lupo».

La svolta nella trattativa?
«La disponibilità di Mario, ma anche quella di Mino Raiola che ha rinunciato a qualsiasi commissione. Con questi presupposti ci siamo messi a trattare sapendo già che saremmo arrivati all’accordo. Tant’è vero che entrambi hanno accettato che fossi io a fare le cifre».

Ora Brocchi ha un’altra star in squadra.
«L’infortunio di Finotto ci ha privato di un attaccante centrale per l’intera stagione. Quindi eravamo a caccia di un rinforzo per il reparto offensivo. Sia Brocchi che il d.s. Antonelli hanno condiviso questa scelta. Ma ora non mettiamo pressione a Balotelli».

In che senso?
«L’esperienza, dopo 43 anni di mercato, mi insegna la massima cautela. Quante volte pensavo di aver fatto un colpo e poi rimanevo deluso. Oppure accadeva il contrario. Quindi piano con i proclami».

L’ha visto in forma?
«Mi ha detto che si è allenato in queste settimane e, in effetti, mi è parso in buone condizioni. Gli ho detto: “Hai 2-3 chili in più…”. Ha annuito. Non credo ci metta molto ad entrare in forma».

L’obiettivo del club è sempre più quello massimo.
«Il progetto è quello di portare il Monza in Serie A, stiamo lavorando per questo e c’è tutto il tempo per arrivare con calma all’obiettivo».

Come giudica questo avvio di campionato, in generale?
«Vedo tanto equilibrio e la Serie B è lunghissima, occorre pazienza. Un anno fa, di questi tempi, lo Spezia era in fondo alla classifica e il Perugia lottava per la promozione. Poi, sappiamo com’è andata a finire».

Chi sono le sue favorite?
«Non mi pronuncio. So che la trasferta di Reggio Emilia è importante. Tutti gli avversari vanno presi con le molle». Scrive Carlo Laudisa su La Gazzetta dello Sport.

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