Appuntamento speciale con la rubrica di Fiorenzo Dosso per ForzaMonza.it. Si celebra Diego Armando Maradona
Campionato 1989-90: gli incidenti al termine della gara casalinga con il Genoa costano la squalifica dello Zini di Cremona ed il Brianteo viene scelto come campo neutro per la sfida di domenica 24 settembre 1989 tra i grigiorossi del presidente Luzzara ed il Napoli di Ferlaino. Il Corriere dello Sport manda in Brianza ben due inviati ma mi chiede di essere presente come corrispondente da Monza della testata.
Senza vincoli di cronaca mi accomodo in Tribuna Stampa per gustarmi la partita. Sugli spalti domina l’azzurro (circa 7.000) mentre dalla città del torrone arrivano poco più di 2.000 anime. Mister Burgnich imposta una Cremonese molto coperta ed attenta a chiudere tutti gli spazi. Il trascorrere dei minuti dà comunque coraggio alla squadra tecnicamente inferiore che ha in Alviero Chiorri il suo Dieguito. E proprio una invenzione del fantasista dà il là al vantaggio di Abel Dezotti, argentino anche lui, giusto allo scadere del primo tempo.
Nell’intervallo Bigon scuote il Napoli: non può essere che il trio delle meraviglie là davanti (Maradona, Careca e Carnevale) non riesca neppure a fare il solletico ai modesti avversari … Il fervorino sortisce effetto e nella ripresa la musica cambia: gli azzurri arrembano ed assediano per larghi tratti l’area cremonese imbattendosi in un Rampulla in vena di prodezze. Fino a poco meno di un quarto d’ora dal termine quando su un calcio d’angolo una errata lettura delle marcature a scalare tra Piccioni (sin lì implacabile francobollatore del fenomeno argentino) e Favalli consente a Diego di pareggiare addirittura in tuffo di testa, non proprio la specialità della casa … Il risultato non cambierà più.
A fine stagione il Napoli si aggiudicherà il secondo scudetto mentre la Cremonese (oltremodo vessata da arbitraggi penalizzanti) retrocederà in Serie B. Nitido flash back di fine partita: uno dei due inviati mi chiede di seguire la conferenza stampa di Burgnich. Che non si accomoda nell’apposito locale ma si ferma davanti a taccuini e microfoni poco fuori dagli spogliatoi. Il tecnico grigiorosso sta analizzando la gara con pacatezza e lucidità quando un frastuono ci fa voltare tutti: accompagnato da un nugolo di persone (tutti accompagnatori o dirigenti del Napoli ? cosa ci facevano in uno spazio che dovrebbe essere riservato solo ai giocatori ?) Maradona stava uscendo.
Nel breve volgere di qualche secondo giornalisti, fotografi, cameramen gli furono addosso mentre lui – occhiali da sole, mani in tasca e netta incazzatura per non aver vinto – cercava di divincolarsi per raggiungere il pullman del Napoli. Ad ascoltare mister Burgnich ed a riflettere sulla pesante pressione mediatica riservata ad un ragazzo che voleva solo giocare a pallone restammo io e tre colleghi cremonesi …
Non so dire se è stato più grande Maradona o Pelè. Posso però raccontare di aver visto Maradona segnare in tuffo di testa al Brianteo. Era domenica 24 settembre 1989. Questo il tabellino della partita:
CREMONESE-NAPOLI 1-1 (1-0)
Marcatori: Dezotti (C) al 45’ pt – Maradona (N) al 33’ st
CREMONESE: Rampulla, Garzilli, Rizzardi, Piccioni, Montorfano, Citterio, Favalli, Limpar (43’ st Galletti), Dezotti, Chiorri, Bonomi. All.: Burgnich.
NAPOLI: Giuliani, Ferrara, Corradini, Alemao, Baroni, Francini (25’ st Mauro), Crippa, De Napoli (1’ st Fusi), Careca, Maradona, Carnevale. All.: Bigon.
ARBITRO: Lanese di Messina
NOTE: Spettatori 10.000 circa con larghissima rappresentanza napoletana. Ammoniti: Rizzardi, Favalli e Ferrara
