Incontro tra nuove e vecchie generazioni di direttori sportivi. Questo il fulcro del pezzo di oggi del quotidiano. Non poteva mancare l’ad biancorosso

In un approfondimento di Tuttosport si parla anche di Adriano Galliani.
In bilico tra nuove generazioni e “vecchi leoni”, il calcio italiano sta a mezza strada tra rinnovamento e conservazione anche in ambito dirigenziale. In quella “terra di nessuno” in cui serve la mediazione tra gli equilibri del club e le esigenze dei proprietari. Senza dimenticare, al di là delle valutazioni tecniche, che a incidere sono ormai variabili sempre più insondabili. Non è raro, per esempio, che un presidente decida le strategie in base alle predilezioni del proprio figlio prediletto che, ovviamente, ha trovato nel calcio la strada della propria realizzazione professionale.

Nei corridoi dei “passi perduti” negli hotel che ospitano le sessioni del calciomercato sono numerosi gli aneddoti in cui si racconta di dirigenti di antico corso che hanno passato mesi a far da balia ai figli di questo o di quel proprietario. I confini, del resto, sono molto labili. E non è affatto raro venire a conoscenza di affari conclusi tra un procuratore e un presidente senza che il ds (L’allenatore? Figuriamoci…) ne sappia nulla.

Tuttosport analizza la posizione delicata di molti direttori sportivi. Dai più esperti come Corvino e Perinetti a quelli più giovani come ad esempio Foggia. Il pezzo del quotidiano di Torino si conclude così. Come? Galliani? Lui, in collaborazione con il ds Antonelli, fa un campionato a parte: quello del Monza targato Berlusconi. I “vecchi leoni” non abdicano mai.