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Galliani: “Prossima stagione fallimentare se non saremo promossi”

L’amministratore delegato del Monza, raggiunto dai colleghi di Tuttosport, non nasconde gli obiettivi per la stagione 2020/2021

È un Adriano Galliani a 360° quello che si è raccontato ai colleghi di Tuttosport in occasione del proprio 76° compleanno.

Queste infatti le principali dichiaraizoni rilasciate dall’a.d. biancorosso ai colleghi del quotidiano torinese.

IL MONZA. «Il presidente Berlusconi e io abbiamo maturato un certo “know how” durante i nostri trentun anni di Milan, e abbiamo quindi deciso di portarlo al Monza. Io poi sono stato tra i comproprietari del Monza tra il 1975 e il 1985, un’esperienza senza la quale non sarei mai approdato in rossonero. Adesso sono tornato qui, dove c’è la mia vita: il biancorosso ce l’ho nelle vene!».

IL MERCATO. «Non amo annunciare i giocatori che non hanno ancora firmato, ma stiamo raggiungendo molti degli obiettivi di mercato che ci siamo prefissati: alcuni arriveranno dalla Serie A, altri potrebbero arrivare dalla Serie B, ma non dico nulla per rispetto delle squadre che ancora devono terminare il proprio campionato. Quello che è certo è che arriveranno profili di spessore, così come ne sono arrivati la scorsa estate. Magari non tutti saranno giocatori noti al grande pubblico, ma vi assicuro che sono tutti noti agli addetti ai lavori».

L’OBIETTIVO. «Il primo giorno di lavoro a Monzello ho detto che sarebbero arrivati giocatori importanti perché il nostro obiettivo è la Serie A. Prima o poi qualcuno dovrà portare il Monza ai massimi livelli, e credo che Berlusconi sia la persona giusta per raggiungere quest’obiettivo. Non ci nascondiamo: se al termine del prossimo campionato non avremo raggiunto la promozione, l’annata sarà da considerarsi fallimentare».

LO STADIO. «Stiamo progettando di portare il Brianteo a diecimila posto per questa stagione, poi se raggiungeremo l’obiettivo della Serie A ci sarà una rivoluzione totale. L’idea è simile a quella messa in pratica da Atalanta e Udinese: vogliamo preservare la tribuna centrale e costruire spalti coperti sugli altri tre lati».

IL SETTORE GIOVANILE. «Stiamo cercando di riformare il settore giovanile che era completamente scomparso dopo il fallimento della Società. In proporzione stiamo cercando di replicare quanto fatto al Milan».

IL CONDOR. «Ho ancora la stessa passione di un tempo e amo ancora documentarmi personalmente sui giocatori. In più dopo trent’anni di Milan conosco tanti presidenti, società e procuratori, il che è un bel vantaggio in sede di mercato».

ANTONELLI. «A Monza ho trovato un bravo d.s.: Filippo Antonelli è un ottimo talent scout gode della mia completa fiducia. Gli ho fatto parecchi test e li ha superati tutti, quindi avanti con lui!».

IL MISTER. «Brocchi e il suo staff sono professionisti di livello, gente di prim’ordine. Pensate che siamo stati i primi a essere tornati ad allenarsi dopo la fine anticipata della stagione».

IL PROTOCOLLO. «Devo lanciare un appello al ministro Spadafora, perché perché non credo che si possa continuare a fare un tampone ogni quattro giorni. Secondo me già uno a settimana è tantissimo e che si debba trovare una soluzione perché altrimenti i campionati minori difficilmente riusciranno a riprendere».

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