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Il Giorno, Brocchi: “La serie A? Una sfida che mi piace”

Il tecnico del Monza ospite a Pressing ha parlato di mercato, di Ibra, Bettella e Pazzini e delle grandi ambizioni del club. L’articolo firmato Roberto Sanvito su Il Giorno

Primo (doppio) ciclo di tamponi tutti negativi per giocatori, allenatore e staff tecnico. Giovedì e sabato l’entourage biancorosso si è sottoposto ai due tamponi iniziali come vuole il protocollo sanitario che d’ora in poi proseguirà a intervalli stabiliti. Ora è tutto pronto: la preparazione 2020/21 del Monza può ufficialmente avere inizio. E lo farà domani al Monzello con il primo allenamento agli ordini di Cristian Brocchi e del suo staff.

Tra una seduta e l’altra (fin dall’inizio sono previste giornate con doppio impegno) la squadra pranzerà e riposerà presso Villa La Lodovica a Oreno di Vimercate. Ad ora non sono noti altri particolari di un «ritiro» estivo che si annuncia lunghissimo e inedito visto che la stagione inizierà presumibilmente a settembre, con in mezzo tutto un mercato da fare, in entrata e in uscita.

Ha parlato, di mercato, domenica notte durante la trasmissione Pressing su Italia 1 proprio Cristian Brocchi, ospite assieme a Ciro Ferrara. Argomenti caldi e meno caldi come Ibra di cui tanto si è discusso nei mesi scorsi, ma soprattutto Bettella e Pazzini. Partiamo dall’attaccante svedese che ha rivitalizzato il Milan e, ad ora, resta un sogno per tutti…almeno da queste parti. «Con Berlusconi e Galliani non si chiudono mai le porte a nessuno, anche a giocatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic. Ma in questo momento penso sia davvero tanto lontano dal Monza» dice Brocchi. Più attuali i nomi – già usciti in questi giorni ma ovviamente non confermati dal club – del difensore 20enne del Pescara (ma di proprietà dell’Atalanta) Davide Bettella attualmente anche nel giro dell’Under 21 azzurra e dell’esperto attaccante Giampaolo Pazzini che è in scadenza di contratto con l’Hellas Verona. Brocchi svela a Italia 1 l’identikit dei giocatori che saranno presi in considerazione dal direttore sportivo Filippo Antonelli. «Cerchiamo calciatori che portino esperienza in una categoria già disputata. Però cerchiamo anche ragazzi con valori importanti da trasmettere al resto del gruppo. Non basta il talento per vincere i campionati ma serve anche quello che aveva la mia squadra quest’anno».

Brocchi è tornato sulle ambizioni del nuovo ciclo biancorosso targato Fininvest. «Avere obiettivi importanti è normale con un presidente come Silvio Berlusconi e un amministratore delegato come Adriano Galliani, due che han fatto la storia del calcio italiano. Quando arrivarono al Milan tantissimi anni fa promisero di portarlo in cima al mondo. Detto, fatto. Stiamo cercando adesso di fare qualcosa che a Monza non è mai successo visto che il Monza non ha mai fatto la serie A. Il sogno è quello. Galliani è il primo tifoso, Berlusconi si è subito innamorato. Io ho questo arduo compito che però mi riempie d’orgoglio, le sfide mi son sempre piaciute…».

Per gli ex allenatori del Milan che magari in rossonero hanno avuto poca fortuna è stata un’annata incredibile: Pippo Inzaghi e Cristian Brocchi hanno vinto il campionato, Rino Gattuso la Coppa Italia. «Rivincite? Ma no… Ho sempre detto che serve tempo, serve anche ai più grandi, figurarsi per chi ha appena iniziato».

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