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Maggi (CalcioAtalanta): “Vi racconto Bettella. Già pronto per la A, ma a Monza crescerà ancora”

Davide Bettella è ad un passo dal Monza. Galliani e Antonelli stanno trattando con l’Atalanta, proprietaria del cartellino, anche se il giocatore è in prestito al Pescara, dove in questa stagione di B ha messo insieme 20 presenze (con anche 1 gol e 2 assist)

Per conoscerlo meglio, la Redazione di ForzaMonza ha contattato Filippo Maggi, collega di CalcioAtalanta.it, esperto del settore giovanile nerazzurro.

Filippo, di che tipo di calciatore stiamo parlando?
Davide Bettella è senza dubbio uno dei migliori giovani centrali del panorama italiano, anche alla luce delle evidenti difficoltà del nostro sistema di produrre calciatori di grande valore nel ruolo da ormai parecchi anni. Dopo essere partito dal Padova, sua città natale, passò all’Inter non appena era possibile il trasferimento fuori dalla regione di residenza. In nerazzurro ha compiuto tanti step importanti per il suo miglioramento, rimanendo negli anni un calciatore in grado di fare la differenza nelle varie categorie, vincendo peraltro 3 Scudetti in 4 anni. Dei ragazzi con cui ha iniziato il percorso ai tempi dei Giovanissimi Nazionali (allora si chiamavano così e non ancora Under 15) l’unico che sembra avere al momento una prospettiva da futuro calciatore di Serie A al suo pari è curiosamente uno dei suoi migliori amici: Salvatore Esposito. Gioca attualmente in B nel Chievo come regista e è fratello del talentino dell’Inter Sebastiano, che gli appassionati del grande calcio hanno già conosciuto negli ultimi mesi per le varie presenze collezionate in prima squadra“.

L’esperienza al Pescara quanto gli sta servendo secondo te?
Uscito in anticipo di un anno nel calcio soprattutto in nome di esigenze di bilancio dell’Inter, Bettella ha fatto sei mesi di prima squadra a Bergamo senza mai trovare spazio. Non era ovviamente facile sia per il difficile adattamento che la difesa a 3 può richiedere che, soprattutto, per lo status di grande squadra che ormai l’Atalanta ha raggiunto. Ha invece raggranellato parecchia esperienza nell’anno e mezzo di Pescara, nonostante nei primissimi mesi anche Pillon non gli avesse concesso chance di scendere in campo. Dopo un’ottima prestazione a Carpi non ha però più mollato il posto da titolare, relegando in panchina gente come Campagnaro e Gravillon, altro prodotto del vivaio interista molto interessante. In questa stagione ha trovato molto spazio e secondo vari addetti ai lavori potrebbe essere nelle sue corde anche il salto nel massimo campionato. Credo però che una società ambiziosa come il Monza possa rappresentare in caso alternativo un’ottima soluzione, anche per forgiare ulteriormente il carattere del ragazzo visto che credo il Monza sarà sottoposto a pressioni da promozione se farà il mercato che tutti ci aspettiamo. Da due esperti mestieranti del ruolo come Paletta e Bellusci, peraltro, non si può far altro che imparare”.

L’Atalanta continua a monitorarlo…
E’ presto per dire se tornerà mai a vestire il nerazzurro ma certamente Sartori e il suo staff lo tengono d’occhio, anche perché l’Atalanta a suo tempo aveva investito qualcosa come 7 milioni, che è una cifra da calciatore da prima squadra a tutti gli effetti. Penso che possa iniziare a giocare presto anche in Nazionale Under 21 con continuità nei prossimi mesi, visto che il ct Nicolato ha spesso dovuto adattare nel ruolo calciatori che nei rispettivi club ricoprono altre posizioni”.

Le qualità migliori? E dove deve migliorare secondo te?
Una qualità molto importante del ragazzo è quella di unire le indiscutibili doti difensive alla capacità di impostare l’azione dalle retrovie, un particolare ormai primario anche in Serie B. Dotato di grande personalità, se in giornata è praticamente insuperabile sui palloni alti nonostante non sia meno alto rispetto a altri colleghi del ruolo, visto che non raggiunge il metro e novanta di altezza. Il suo vero punto di forza è però la lettura delle traiettorie, anche in caso di palle scoperte o situazioni di potenziale inferiorità numerica per i suoi. Per completare definitivamente il suo bagaglio deve, a mio modestissimo parere, essere un po’ più ruvido e cattivo in alcune circostanze. I soli due cartellini gialli conquistati in stagione finora lo dimostrano: basta guardare le statistiche dei pari ruolo per capirlo“.

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