Il presidente della Serie C ha respinto la richiesta dei dodici club che volevano una nuova Assemblea per discutere della stagione
Ci hanno provato, senza avere l’esito sperato, una dozzina di club di Serie C, nel chiedere al presidente Francesco Ghirelli l’assemblea della Lega Pro prima del Consiglio Federale di lunedì 8 giugno. Ghirelli non ha avuto esitazioni nel mettere in evidenza che la richiesta non poteva essere esaudita. Non essendoci infatti il tempo materiale per l’assemblea che, per regolamento, può essere convocata, come minimo, una settimana dopo la richiesta. Tenuto conto che è stata fatta il 1° giugno, le società speravano che l’incontro si potesse tenere, in forma telematica, nella mattina di lunedì 8, poche ore prima del Consiglio. Ma Ghirelli ha ribadito che non era materialmente possibile svolgere in maniera corretta due riunioni nel medesimo giorno. Lo scrive Tuttosport.
Chiaro il risentimento dei presidenti che avevano richiesto l’assemblea. In netto contrasto col CD della Lega Pro che aveva votato promozioni delle prime, retrocessioni delle ultime senza la convocazione dell’assemblea. In disaccordo con le società che non hanno gradito le decisioni prese, in netto contrasto con le disposizioni dell’Uefa che chiederebbe playoff e playout per tutte le squadre coinvolte. Evitando promozioni e retrocessioni dirette. Situazione che ha indotto i club a rivolgersi al ministro dello Sport Spadafora e al presidente del Coni, Malagò. Alcuni hanno inviato una diffida per non consentire alla Figc di prendere decisioni sulla Lega Pro prima dell’assemblea.
