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Lamanna: “Questo Monza già da Serie B. Non sappiamo cosa succederà”

Il portiere della squadra di mister Brocchi ha parlato così a Binario Sport. Di seguito le sue parole

Eugenio Lamanna, portiere del Monza, ha parlato così tra presente e futuro: “Sto bene. Stiamo continuando ad allenarci, come dal primo giorno. Come tutti lo facciamo in casa, com’è giusto che sia. Però siamo sempre in movimento. Dal 10 marzo ci siamo allenati praticamente ogni giorno. Prima non sapevamo nulla adesso non è cambiato molto ma ci sono almeno delle idee.

Idolo? Fin da piccolino ho sempre cercato di guardare tutti e di rubare qualcosa da ognuno. Da Toldo a Buffon passando per Julio Cesar. Ma anche Diego Lopez e Caballero. La scuola italiana a livello tecnico può insegnare tanto e dare sempre qualcosa in più a tutti. Perché noi ci concentriamo di più sulla tecnica rispetto ad altre scuole. Il calcio si evolve e anche il portiere deve stare al passo. Ora bisogna saper almeno far partire l’azione e giocare insieme ai compagni.

Mister Righi? Ho un ottimo rapporto. Già prima di arrivare mi avevano parlato benissimo di lui. E’ molto preparato e cerca sempre di migliorarsi. Noi portieri abbiamo creato davvero un bellissimo gruppo e questo aspetto è fondamentale. Sommariva e Del Frate? Non posso che parlarne benissimo. Sono professionisti esemplari nonostante siano molto giovani. Anche come ragazzi voto 10. Con Sommariva siamo stati anche compagni di stanza ai tempi del Genoa. Come portieri non devo dire nulla. Il modo che hanno di allenarsi è impeccabile.

Serie B? Aspettiamo quello che succederà questo fine settimana. Però tanti di noi hanno già giocato in Serie B e qualcuno anche in A. A livello di qualità questa rosa del Monza ci può già stare in Serie B. Poi fa tanto il gruppo. L’ho imparato con gli anni. Più che a livello tecnico è importante creare un certo tipo di mentalità. La nostra squadra è già di altissimo livello.

Tifosi? Sento eccome il loro supporto in campo. A vole con la concentrazione della partita non riesco a sentire bene ma quando c’è il saluto sicuramente sento tutti i tifosi. Qual è stato il rigore parato che ti ha dato più soddisfazione? Ogni rigore penso sia una storia a sé. Sicuramente conta soprattutto se a fine partita ha aiutato il risultato. Uno che ricordo con affetto è quello all’esordio in Serie A. Peccato che poi abbiamo perso. Poi ricordo anche un rigore parato a Candreva contro l’Inter. Era un momento particolare e molto difficile. E’ stata una bella emozione.

Monza? Per organizzazione, e anche altri aspetti, è certamente la società migliore in cui ho giocato. Qui abbiamo una società di altissimo livello. C’è quel qualcosa in più che si percepisce anche all’esterno. Anche nei comportamenti della società si capisce il livello.

Playoff anche con le prime in classifica? E’ molto difficile. Non si possono neanche fare paragoni perché è una situazione incredibile. Nel momento in cui sarà presa una decisione vedremo cosa poter fare. Noi come giocatori possiamo controllare solo l’aspetto degli allenamenti. E lo stiamo facendo dal primo giorno della quarantena. Noi prenderemo atto di quanto verrà deciso. Poi sarà la società a parlare.

Tua stagione? Penso di avere a fianco dei compagni straordinari. Quello che stiamo facendo è davvero qualcosa di importantissimo. Anche per quanto riguarda il portiere se arrivano alcuni numeri è sicuramente merito della squadra. Quando si dice zero gol subiti in una partita è merito di tutti. Dal primo attaccante in giù. Quello è un numero che rispecchia un atteggiamento della squadra che va premiato.

Perin? Ha dimostrato di essere un portiere di altissimo livello. Da compagno ho apprezzato a livello tecnico la sua elasticità. Forse si nota poco ma vedendolo tutti i giorni devo dire che è un aspetto fisico impressionante. Secondo me la cosa più importante che fa Mattia è nelle uscite alte. Ha dei tempi che gli permettono di fare sempre l’uscita corretta

Braglia? Eravamo in Serie D al Como. E’ stato importantissimo. Uno dei miei primi allenatori e mi ha dato una grande mano per crescere anche a livello caratteriale. Non è mai stato uno di quelli che voleva apparire ma ha sempre cercato di farmi crescere. Mi ha sempre detto come migliorare. Ho ancora un rapporto bellissimo“.

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