In alcune regioni d’Italia da domani si potrà tornare ad allenarsi, rispettando ovviamente il protocollo sanitario. Di seguito la posizione della nostra regione
È stata l’Emilia Romagna, scrive La Gazzetta dello Sport, ad aprire, anzi a riaprire i giochi. Martedì sera, il presidente Stefano Bonaccini, grande appassionato di calcio e tifoso di Juventus e Modena, ha convocato una conference call con i dirigenti delle quattro squadre di serie A della regione per discutere del problema. Il confronto ha contribuito a ispirare l’ordinanza. “Siamo convinti che dal momento che un professionista – ha detto ieri il governatore – potrebbe tranquillamente allenarsi individualmente al parco pubblico o correndo in centro per la città, sia preferibile lo faccia in piena sicurezza individualmente in un centro sportivo dove possa rispettare le misure di sicurezza chieste a chiunque possa ricominciare a fare attività motoria da lunedì. Benissimo fa il ministro a pretendere il protocollo di sicurezza ma qui parliamo solo di allenamento individuale, non di squadra“.
“Governo chiarisca“. La strada tracciata da Bonaccini è stata seguita con percorsi diversi da altre regioni. La Campania ha espresso favorevole sollecitando “ad horas” la condivisione con il governo. Il Lazio ha detto sì dal 6 maggio incassando il ringraziamento della Roma. La Lombardia si è ufficiosamente sintonizzata sulla stessa linea anche se il vertice sulle aperture sportive è stato convocato per oggi dal presidente Fontana.
