Il nostro Fiorenzo Dosso prosegue la sua rubrica e ci racconta di quella volta che il Monza perse ad Empoli
In tanti anni di trasferte al seguito dei biancorossi con un grande amico e collega solo una volta ci è capitato di pranzare nell’albergo della squadra. Per una scelta di libertà, di opportunità e di etica professionale ci siamo sempre presentati allo stadio dopo eccellenti menù in trattorie caratteristiche o pizze veloci discutendo tra di noi di formazioni e di tattiche. Ma quella domenica – 29 gennaio 1989 ore 12 circa – ad Empoli è tutto desolatamente chiuso. Quattro o cinque tentativi a vuoto fino alla sentenza di un signore a spasso col cane: “La domenica qui non c’è nulla di aperto. Né in centro né tantomeno in periferia.”
Lo stomaco reclama dopo 3 ore e passa di viaggio, il collega la butta lì: “Piero (Frosio, il mister) ieri mi ha detto dove sono in ritiro. Andiamo lì e mangiamo qualcosa per conto nostro.” Detto. Fatto. Entriamo nella hall, ci vede Beppe Marotta (allora Direttore Generale del Monza) e: “Ragazzi, siete arrivati sin qui !” Spieghiamo che non abbiamo trovato neanche uno straccio di paninoteca per mettere qualcosa sotto i denti e lui: “Dai, mangiate col presidente che è arrivato da poco con Gigi (Maggioni, Direttore Sportivo)” e ci indica il tavolo dove il presidente è già seduto e ci saluta invitandoci. Ringraziamo e ci accomodiamo. Cominciamo a parlare del viaggio e del tempo, arriva il cameriere ed il presidente Giambelli non gli fa nemmeno abbozzare il menù: “per me una pastina. E basta.” Poi ci guarda e: “Sono un po’ teso, ho già mal di stomaco prima di ‘sta partita che è importante per noi perché comincia il girone di ritorno e non possiamo più sbagliare se vogliamo salvarci”.
Nel frattempo noi veniamo ‘salvati’ da Maggioni che chiede almeno un piatto di tortellini panna e prosciutto. Tre ore più tardi ( 5’ della ripresa dopo un primo tempo equilibrato in cui il Monza si era però fatto preferire ) Nuciari e Giaretta la combineranno grossa regalando a Nicola Caccia il gol partita. Ed il presidente Giambelli fece fatica a digerire quella pastina.
A fine stagione l’ Empoli – partito per tornare subito in serie A sotto l’esperta guida di Gigi Simoni – dovette invece fare amaramente i conti con la seconda retrocessione consecutiva. Salvezza con un turno d’anticipo, invece, per il Monza che negli ultimi tre mesi di campionato venne trascinato al sicuro dal trio delle meraviglie Stroppa-Casiraghi-Ganz.
Ovvero: come passare dalla pastina allo champagne
Domenica 29 Gennaio 1989 – EMPOLI-MONZA 1-0 (pt 0-0)
EMPOLI: Drago, Salvadori, Parpiglia, Della Scala, Trevisan, Romano, Cristiani, Di Francesco, Caccia (21’ st Cipriani), Vignola, Baiano (33’ st Leone). All.: Simoni
MONZA: Nuciari, Fontanini, Mancuso, Zanoncelli, Saini, Giaretta, Bolis (24’ st Ganz), Consonni, Casiraghi, Stroppa, Robbiati. All: Frosio
ARBITRO: Trentalange di Torino.
MARCATORE: Caccia (E) al 5’ st