Nesta: “Non accetto più atteggiamenti molli. Pessina verrà in panchina”

Le parole di mister Alessandro Nesta alla vigilia di Monza-Torino:

“Cerchiamo di stimolare i calciatori in tutti i modi, proviamo. Lo stimolo è anche recuperare qualcuno. Domani ad esempio Pessina, che non è proprio a disposizione, verrà in panchina. Inizierà a venire, ha fatto mezza cosa con la squadra e si vede l’arrivo. Anche Gagliardini sta accelerando, questo darà più fiducia a tutti”.

“La Roma l’abbiamo beccata in un momento di grande forma. Noi però, anche se manca qualcuno, non possiamo fare partite così molli, non voglio dire arrendevoli, ma per la Roma è stata facile. Non ce lo possiamo permettere, abbiamo fatto 7 falli in tutta la partita contro una squadra che ha tenuto molto palla. L’aspetto più importante è mettere giocatori di personalità a cui i giovani possono aggrapparsi. Bisogna fare punti. Noi ci abbiamo provato, non è che siamo partiti sconfitti. Ma adesso ci sono squadre a cui possiamo dare fastidio e dobbiamo cercare lì di fare i punti, altrimenti è finita”.

“La visita di Spalletti? Non era programmata. Martedì mi ha chiamato e mi ha detto: “Ti ho visto in sala stampa, male”. E gli ho detto: “Certo, ho preso quattro gol”. Abbiamo un po’ discusso e mi ha detto: “Posso venire lì così facciamo due chiacchiere?”. Poi si è presentato, è un grande, mi ha dato qualche consiglio, è stato super. Non mi è mai capitato, il ct mi ha visto triste in sala stampa ed è venuto. Perciò lo ringrazio, in un momento così sicuramente ci ha portato qualcosa, i ragazzi erano stupiti”.

“Dopo la partita con la Roma c’era una brutta atmosfera. Una delle poche volte in cui mi sono arrabbiato anche il giorno dopo, perché di solito a casa mi calmo. Invece il giorno dopo sono arrivato un po’ attaccato. Si può perdere, si può retrocedere, ma non dobbiamo far vedere che ci arrendiamo. Non accetto un atteggiamento molle. Perché poi l’Empoli va forte con due primavera e magari vince con la Juventus. Ai giocatori ho buttato addosso un po’ di responsabilità, perché è giusto così”.

“Il Torino è completamente diverso, è cresciuto. All’andata l’avevamo trovato in un momento di basso e non siamo riusciti a vincere. Non abbiamo provato a vincerla. Invece ora il Torino va forte, è una squadra fisica, ha muscolo e accetta l’uno contro uno. Una squadra fatta bene, che ha profondità con le punte, volume con gli esterni e fisicità con i difensori. Sono fatti per lottare”.

“Keita? Vediamo, è cresciuto, sta meglio”.

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