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A Torino tatticamente Palladino ha prevalso

Al di là del risultato che dice male alla squadra di Raffaele Palladino,  il Monza ha giocato in modo ordinato e pulito a casa Cairo. Nel primo tempo squadra corta, con Akprò fisso su Vlasic, completamente annullato, Andrea Carboni ad accorciare su Bellanova, e con Maldini a supporto sulla sinistra; Pessina portato più vicino a Djuric. Ottima la catena di destra con  Birindelli e Colpani spesso pericolosa. Il Monza prevale sul campo. Le occasioni non sono molte ma ci sono: soprattutto al 22′ con Colpani e al 34′ con uno scambio Maldini – Djuric – Colpani ancora vicino al gol .

 

Nella ripresa la catena di sinistra comincia a soffrire e il tecnico biancorosso sostituisce Maldini e Carboni, con Mota e  Pereyra, che va a destra, spostando Birindelli a sinistra. Il Toro che tra il 51′ e il 52′ si era reso pericoloso con Vlasic e soprattutto Okereke, torna a soffrire. Al 57′ occasionissima di Djuric: Mota da sinistra lancia il serbo che su cross manca la rete di pochissimo. Il Monza governa la partita frenando le incursioni esterne e anche quelle centrali, sugli scudi Izzo che ferma costantemente Zapata, e tiene benissimo il campo. La partita nei suoi equilibri è rotta da un fattore che fa parte del calcio: l’arbitro. In tre minuti (67′ e 70′) decreta prima un rigore per fallo in area di Pessina su Ricci e tre minuti dopo lo espelle per un altro fallo a centrocampo sempre su Ricci, anche questo francamente discutibile. In nessuno dei due interventi c’è volontarietà e soprattutto pare azzardato parlare di falli: in area di rigore il tocco sul corpo del giocatore del Toro è molto leggero, così come quello di tre minuti più tardi a centrocampo.

Palladino non perde la testa. Inserisce Caldirola per Andrea Carboni e mette a centrocampo Valentin Carboni al posto di Akprò. Capisce cioè che malgrado il doppio vantaggio granata, rigore ed espulsione, i granata possono essere colpiti. E in effetti prima all’89’ Djuric e Izzo vanno vicini al pareggio, ma il difensore è in off side.  Al 94′ in pieno recupero su cross da sinistra in area di rigore dei padroni di casa, Mota viene colpito da un calcio e tirato giù. Sarebbe rigore, ma anche in questo caso l’arbitro non fischia a favore del Monza.

Il Monza perde, ma tatticamente gioca alla pari anche in 10, andando vicino al pareggio. Il Toro, dopo il rigore, ha con il solo Zapata  l’occasione per raddoppiare all’85’. In questo caso Di Gregorio si esalta e para.

I biancorossi tornano a casa senza punti ma con molto onore

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