Stupore. Non poteva trovare un vocabolo migliore Lorenzo Colombo per descrivere i suoi sentimenti dopo il gol del 4-2 al Milan. Una parola che racchiude perfettamente tutto quello che si è letto nei suoi occhi nel momento in cui il pallone ha superato Maignan: un mix tra meraviglia e incredulità. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Ma anche un attimo di disorientamento per l’attaccante biancorosso, che prima è sembrato scattare per esultare, ma poi si è subito fermato e ha alzato le braccia al cielo quasi a scusarsi verso quel Milan che non è solo il proprietario del suo cartellino, ma che per lui è come una seconda casa. Niente esultanza, ma una dedica speciale per la famiglia e la ragazza. Affetti che non sono mai mancati a Colombo, che non segnava da tre mesi e mezzo
E ieri Colombo, cresciuto nel vivaio milanista con già all’attivo 5 presenze in A in rossonero, ha spiegato il suo gesto, mostrando quella maturità che non ha certo sorpreso chi lo conosce bene: «Penso che il rispetto sia uno dei valori più importanti, nel calcio come nella vita. – ha sottolineato Colombo – Sapete tutti il mio percorso e potete immaginare le emozioni che sto provando dopo il gol al Milan. Darò sempre tutto per la maglia che indosso, senza però dimenticare quella di appartenenza».