“Ho scelto l’Inter perché è una grande squadra e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Quando ho firmato ero a casa con mio padre, il mio sogno era giocare in una grande squadra e lui era troppo contento per me. Parlo sempre con Frattesi e quando è uscita la notizia che stavo per trasferirmi mi ha subito scritto”.
“In Brasile mi chiedevano perché stessi andando nella Serie B italiana, ma per me era la scelta giusta. Mi ha visto prima Antonelli, poi ho parlato con Galliani e mi hanno aiutato molto. Galliani è stato come un padre per me, poi c’era Berlusconi, mi vedeva e mi diceva che ero il loro treno, è stata una persona straordinaria. L’allenatore della svolta? Palladino. Mi ha lasciato più libero di attaccare e di fare il mio ruolo”.