I biancorossi conquistano una vittoria importante e per niente scontata sul campo del Cosenza
Ottava sconfitta interna per il Cosenza che sembra avere gettato la spugna. Squadra spenta, rinunciataria, senza alcuna idea di gioco. Ci ha messo del suo anche Bisoli che ha schierato Caso unica punta, puntando sulla difesa a quattro per le assenze degli squalificati Rigione e Camporese. Dal 1’ Hristov e Vaisanen. Quasi mai in partita il centrocampo, con la coppia Carraro-Palmiero e con Florenzi dietro Caso. Nel Monza fuori D’Alessandro, dentro Mota Carvalho in attacco a far coppia con Gytkjaer. Scrive il Corriere dello Sport.
Valoti nel ruolo di mezz’ala sinistra. Il Monza prende subito in mano le redini della gara, anche perché il Cosenza non riesce quasi mai a chiudere gli spazi. Quelle poche volte che lo fa, il lancio per Caso, abbandonato nell’area di rigore del Monza, è preda dei difensori di Stroppa. Giro palla degli ospiti con Barberis che detta i tempi, senza che nessun avversario abbozzi un minimo di pressing. Tecnica e qualità da vendere nei brianzoli che dominano per tutto l’incontro. Senza parlare dell’equivoco tattico in mezzo al campo del Cosenza: Carraro e Palmiero giù di giri.
Bisoli potrebbe essere arrivato ai titoli di coda, anche se il presidente Guarascio, contestatissimo come sempre, potrebbe decidere di non decidere in base alla sua politica del procrastinare. Due rigori per il Monza hanno indirizzato la partita. Il primo per un fallo di Situm su Valoti, trasformato dall’ex Spal. Il secondo per una grossa ingenuità di Sy su Ciurria, realizza Gytkjaer. Annullato un gol a Mota Carvalho al 44’ pt per fuorigioco di Gytkjaer.