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QS: inizia il nuovo campionato del Monza. E Stroppa ringrazia Brocchi

Vittoria in trasferta per i biancorossi, la seconda in stagione dopo quella del 5 dicembre contro il Brescia

Per l’ultima vittoria esterna del Monza dobbiamo tornare al 5 dicembre: Brescia. Poi, arrivando alla prima trasferta della stagione in casa Reggina, il nulla alla casella “vittorie”. Stroppa aveva chiesto una scossa ai suoi, lontano dalle mura amiche. Scrive il QS.

E a Terni la squadra di Stroppa inizia un nuovo campionato: fa la partita e vince, ringrazia Brocchi per il mezzo stop (ennesimo) al Pisa e si regala un significato ancora più pesante e ancora più importante per la partita di sabato, proprio contro i nerazzurri. Dal poker alla Spal, il Monza fa anche il poker di cambi: fuori Paletta, Pereira, Ciurria e Mancuso, dentro Marrone, Molina, Valoti e Favilli. Il risultato, però, non cambia.

Squadra pericolosa e che corre pochi rischi, forse solo ancora un po’ troppo leggera negli ultimi 16 metri. A dominare, in questi, è la presenza di Favilli che prima non trova un pallone invitante sul secondo palo, poi va a sbattere al volo contro Iannarilli, infine si prende il rigore anticipando l’intervento di Defendi: Valoti realizza, e fa 0­1. L’equilibrio dei brianzoli non si scompone neanche quando Palumbo, dall’altra parte, scalda i guantoni di Di Gregorio: presente e puntuale, come sempre in questa stagione. Come lui, è tornato ai suoi livelli Donati, subentrato a Sampirisi uscito anzitempo per un problema fisico già alla mezz’ora: provvidenziale la scivolata del numero 2 su Partipilo a un niente dalla porta, subito dopo un errore di Dany Mota incapace di trasformare in gol un’azione da Playstation della sua squadra.

Non da meno Pedro Pereira più tardi, proprio su servizio del connazionale: piattone quasi a botta sicura, palla fuori misura. Non la sua specialità. I capelli di Stroppa volano, un po’ soffiati dal vento e un po’ per la disperazione di non averla chiusa. I suoi, in campo, stringono i denti anche quando Marrone è costretto al forfait che obbliga il tecnico monzese ad esaurire i cambi già al 70′. Saltano gli
schemi, ma non i nervi: perché la sofferenza finale, logica e naturale, è quella che accompagnerà i biancorossi da qui alla fine, nel cammino verso l’obiettivo promozione che ora sembra aver ripreso il binario giusto.

Stroppa aveva anche chiesto coltello tra i denti da tutti: le risposte sono arrivate soprattutto da chi si era visto meno fin qui. Uno su tutti, proprio Favilli: 90 minuti di sostanza, con tanto lavoro cosiddetto sporco per i compagni e un messaggio di presenza chiaro ed evidente. Ora, però, è tempo di big match: Pisa, per Monza e il Monza, vale per la storia e non solo quella di questo campionato. Sabato, poi, è atteso anche Silvio Berlusconi.

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