I biancorossi si trovano nella colonna di sinistra e dopo la sconfitta di Pisa guardando da lontano la vetta

“Questo deve essere l’anno della promozione in A”. Di più. “Bisogna migliorare lo scorso anno, promozione senza passare per i play off”. Dalla società ad inizi stagione il messaggio era chiaro. A bocce ferme il Monza si candidava come corazzata alla vittoria della Serie B. E non erano tecnici avversari o opinionisti a dirlo, ma giocatori, allenatore e dirigenza biancorossa.

Poi è cominciata la stagione e sono emerse le difficoltà a contatto con la realtà. Una difficoltà nel costruire il gioco ed una scarsa vena realizzativa con il terzo peggior attacco. Dall’infermeria non è arrivata una mano, con Barberis, Mazzitelli, Valoti che sono solo alcuni dei giocatori che sono dovuti stare fermi ai box. Favilli arrivato per rilanciarsi come bomber in biancorosso non ha potuto neanche debuttare. A questo poi va aggiunto un calendario che ha subito messo difronte agli uomini di Stroppa grandi avversari: Spal, Cremonese, Pisa.

Le giustificazioni quindi ci sono, ma non sono abbastanza per una squadra partita con tante aspettative e che dopo cinque giornate ha centrato solo una vittoria. A Pisa ha conosciuto per la prima volta la parola sconfitta in una serata che ha allontanato ancora di più i bagai dalla vetta e ha posto diversi punti interrogativi. Guardando la classifica, il Monza si trova alla tredicesima posizione ma se il Perugia dovesse fare il colpo a Cremona potrebbe scendere ancora più in giù. Sono addirittura nove i punti che separano dalla vetta, solo cinque quelli che tengono i biancorossi lontani dalla zona retrocessione. Le dichiarazioni di Stroppa di martedì sera assumono quindi i connotati di un grido d’aiuto: “Serve fare punti”.