Brocchi non annulla il 3-0 dell’andata nonostante il raddoppio di D’Alessandro. In Finale Va Venturato
Ci sarà un derby veneto nella finale dei playoff. Proprio come due anni fa, e Roberto Venturato già incrocia le dita perché allora il Cittadella crollò al cospetto del Verona. Stavolta gli tocca il Venezia, dopo aver demolito un Monza stra-favorito per la promozione e ora costretto alla resa. Lo scrive il Corriere dello Sport.
A testa alta, per questo 2-0 da semi-rimonta. Però le prospettive di inizio stagione, con un mercato faraonico orchestrato da Galliani, era ben altre. L’impresa, cercando di ribaltare il risultato dell’andata, non riesce alla squadra che cercava il doppio salto di categoria. Le ambizioni del Cittadella, che ha concluso il campionato al sesto posto, sono invece sempre più concrete.
ILLUSIONE BALOTELLI
Non è servito nemmeno aver preso Balotelli in corso d’opera, durante l’anno. Sebbene tenga lui aperte le porte della qualificazione anche nella serata del Brianteo. Super Mario ha la palla giusta su una punizione dal limite, subito dopo aver scaldato i guanti a Kastrati: è lo sfogo del Monza in avvio, laddove gli inserimenti di Frattesi, il fraseggio e l’inclinazione mancina – Mota Carvalho e Carlos Augusto attivissimi – sono le linee-guida del match. Baldini, non pago della tripletta rifilata ai lombardi nella partita dell’andata, obbliga Di Gregorio a respingere con una mano il suo missile su punizione. E’ una parata che tiene in piedi il Monza, portandolo alla ripresa con un barlume di speranza.
DOMINIO INUTILE
Riepilogando: l’exploit di Baldini quattro giorni fa è decisivo per la qualificazione. Con esso, ci sono anche i numeri del Cittadella che resta 295 minuti di seguito senza prendere gol prima dello spavento di questa serata. Il Monza infatti sblocca con la zampata di Balotelli, che corregge in rete la traiettoria di Carlos Augusto. Un risveglio decisamente tardivo, sia per i brianzoli – appena uscito Boateng, peraltro – che per Mario: 4 gol nelle ultime 6 partite. Ma per Brocchi è inutile il dominio del secondo tempo, compresa la magia di D’Alessandro sul 2-0.