Punto tattico della rosea in vista della gara di domani. I biancorossi devono provare a stravolgere le carte per cercare l’impresa
La sensazione è che lunedì il Monza sia crollato nel momento in cui ha cercato di rispondere all’aggressività del Cittadella con uno schieramento (sulla carta) votato alla battaglia. Un atteggiamento che non fa parte del dna di un Monza che in questa stagione ha brillato più per le giocate dei singoli che per la voglia di mangiare l’erba. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
E allora domani i biancorossi dovranno cambiare completamente spartito, mettendola sul fraseggio e sulla qualità tecnica. Per ribaltarla, Brocchi, che ieri ha parlato a lungo con Galliani e con il d.s. Antonelli, potrebbe abbandonare un 3-5-2 di stampo poco berlusconiano per tornare a un 4-3-3 tutto qualità e fantasia.
Il Monza si deve giocare il tutto per tutto, senza fare calcoli e iniziando all’arrembaggio: la soluzione potrebbe stare in un tridente stellare, composto dalla classe del rientrante Boateng, dal senso del gol di Balotelli e dalla capacità di saltare l’uomo di Mota Carvalho. Anche perché l’unico modo per compiere un’impresa è affidarsi a chi possiede le capacità per compierla.