Delbue sulla rosea scrive a proposito della retroguardia biancorossa anche in vista delle ultime gare di campionato
Mai ignorare un forte scricchiolio. Soprattutto nella parte decisiva della stagione. E così i quattro gol subiti contro il Venezia devono essere un segnale che il Monza non può sottovalutare. Si legge su La Gazzetta dello Sport.
Anche perché la fase difensiva è sempre stata il punto di forza dei biancorossi e nessuno si sarebbe aspettato che la squadra di Brocchi potesse subire un poker di reti nella stessa partita. Merito di un grande Venezia, ma anche tante colpe del Monza, mancato per attenzione e lettura delle situazioni. Un passaggio a vuoto che non dovrà più ripetersi.
Allarme
Il calcio è una questione di equilibri. E quando si parla di problemi difensivi diventa limitativo scindere meriti e demeriti per reparti. Nessun biancorosso può ritenersi incolpevole nella goleada subita sabato: Mota e Diaw non hanno pressato a dovere e Boateng sulla trequarti non ha arginato gli avversari, lasciando scoperto Scozzarella.
E poi le mezzali sono arrivate in ritardo sulle seconde palle, mentre i quattro di difesa hanno perso molti duelli. Insomma, una prestazione da dimenticare. Ma anche un campanello d’allarme rafforzato dai numeri: all’andata il Monza aveva subito solo 9 reti nelle prime undici giornate, mentre nel girone di ritorno sono stati 12 i gol incassati nello stesso numero di partite.
Un trend in questa seconda parte del campionato che parla di 1,09 reti subite a gara contro la media di soli 0,74 gol presi a match nell’andata. La logica conseguenza è stata che il Monza, oltre ad aver perso la seconda posizione, ha anche dovuto passare lo scettro di miglior difesa del torneo all’Empoli (24 gol subiti contro i 26 dei biancorossi).
Una flessione difensiva che, non a caso, è coincisa con i problemi fisici di Paletta. La carta d’identità dell’ex rossonero dice 35 e il problema muscolare accusato a metà dicembre ne ha fortemente condizionato la stagione: Gabriel ha collezionato solo cinque presenze nelle ultime venti partite e negli ultimi due impegni contro Reggiana e Venezia ha guardato i compagni dalla panchina.
La speranza di Brocchi è che questa sosta possa servire a Paletta per ritrovare la forma migliore e tornare a guidare la retroguardia biancorossa. Nel frattempo, i gradi di leader della difesa sono passati a Bellusci: un allenatore in campo, che però ogni tanto eccede nella foga, come dimostrano le 13 ammonizioni (e un’espulsione) in 26 presenze stagionali. Ma questa pausa di campionato sarà decisiva anche per Carlos Augusto e Donati: i due terzini sono arrivati alla sosta con la spia della benzina accesa e ritrovare la loro spinta è fondamentale per il 4-3-3 biancorosso.
Solidità
Con la curiosità di vedere all’opera nell’Under 21 Pirola, una delle più belle sorprese della stagione del Monza, Brocchi sta lavorando con la consapevolezza che la sua squadra è sempre uscita a testa alta dai momenti difficili. E anche il tecnico biancorosso ha sempre dimostrato capacità di reazione.
Come quando nel novembre 2018 riuscì in breve tempo a rianimare il Monza dopo il 4 a 1 subito dalla Ternana, nel suo debutto al Brianteo. E lo stesso dovrà fare in questi giorni per ridare solidità alla sua squadra. Anche perché per questo Monza il miglior attacco è sempre stata la difesa e, alla fine, in Serie A ci va chi subisce meno gol degli altri.
