Il tecnico biancorosso torna al Rigamonti dove però non ha lasciato il segno nella sua avventura da allenatore
Non ci sarà l’infortunato Mario Balotelli. Ma nel Monza che oggi sfida il Brescia c’è comunque un altro ex con tanta voglia di riscatto. Per Cristian Brocchi il derby lombardo di stasera non sarà infatti una partita come le altre. Scrive La Gazzetta dello Sport.
L’allenatore biancorosso torna per la prima volta al Rigamonti da avversario dopo l’esperienza alla guida del Brescia nella Serie B 2016-2017. Un’avventura, vissuta subito dopo i tre mesi da tecnico del Milan, terminata con l’amaro esonero del marzo 2017, dopo 31 partite e un bilancio di 7 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte.
«Torno con piacere a Brescia – afferma Brocchi –. Quell’esperienza non si è chiusa nel migliore dei modi per motivi che tengo per me, ma resta un bel ricordo. Affrontiamo una squadra che, nonostante le partenze di Torregrossa e Sabelli, può affidarsi all’esperienza di tanti calciatori di Serie A».
Università
Sicuramente, Brocchi oggi è un allenatore più completo e maturo di quello visto a Brescia. Dopo quell’esperienza, ha lavorato al Jiangsu Suning come vice di Fabio Capello: un mentore con il quale confrontarsi sulle idee di gioco, dal quale apprendere mentalità vincente e logiche gestionali.
E dopo «l’università» cinese con il professor Capello, per Brocchi è arrivata nell’ottobre del 2018 la grande opportunità. La chiamata di Berlusconi e Galliani per guidare il Monza nel loro progetto romantico, con la sfida del cuore di San Siro come meta del loro cammino. Un’occasione che Brocchi sta sfruttando nel migliore dei modi: dopo una prima stagione d’assestamento, l’anno scorso ha guidato alla perfezione la sua corazzata centrando la promozione in Serie B.
Una galoppata nella quale Brocchi si è affidato ad una gestione del gruppo in stile «ancelottiano», unita a dinamiche e concetti appresi durante l’esperienza da calciatore nella Fiorentina di Prandelli. Così, se la stagione passata può essere definita come quella della maturità del Brocchi allenatore, questo campionato può diventare quello della consacrazione. In questa insidiosa Serie B, le difficoltà non mancano, ma Brocchi ne è sempre uscito a testa alta.
Il momento cruciale è stata la scelta di passare al tridente dopo la pesante sconfitta con la Reggiana. Mossa che ha permesso al Monza di risalire velocemente la classifica. E se oggi i biancorossi (privi anche degli infortunati Paletta, Pirola, Ricci e Scozzarella) dovessero fare bottino pieno al Rigamonti, la vetta sarebbe ad appena quattro punti. «Abbiamo lavorato bene in settimana, trovando le motivazioni per reagire al pareggio con il Cosenza – ha detto Brocchi –. Purtroppo abbiamo diversi indisponibili, ma ho ricevuto ottimi segnali dalla squadra. Siamo pronti».
