La squadra di Brocchi ha ritrovato il bel gioco e comincia pure a far vedere la mentalità adatta alla B. Può capitalizzare il buon momento anche in casa. L’articolo firmato Matteo Delbue su La Gazzetta dello Sport
Continuità. E’ la parola chiave in casa Monza per lanciare l’assalto alle parti alte della classifica. In questo avvio di campionato, i biancorossi hanno sempre navigato ai confini della zona playoff senza riuscire ad irrompere con prepotenza tra le big del torneo. Ma la vittoria di venerdì potrebbe essere stata la scossa per trovare finalmente le certezze necessarie per cambiare marcia, schiacciare il pedale dell’acceleratore e iniziare a recuperare posizioni. In una stagione in cui il Monza è riuscito solo una volta a vincere due partite di fila, diventa fondamentale iniziare da stasera, match casalingo con il fanalino di coda Entella, un filetto di successi per ritrovarsi al termine di questo tour de force in piena lotta per la promozione.
Insidie
Se il calcio fosse una scienza esatta, il finale della sfida tra ricca corazzata biancorossa e la pericolante Entella, ancora a secco di vittorie e reduce da tre sconfitte, sarebbe già scritto. In realtà non è affatto così perché in questa Serie B nulla va dato per scontato e perché il Monza deve ancora dimostrare di saper fare la voce grossa con le piccole. Una partita, insomma, da non sottovalutare.
Boa
Proprio per questo Cristian Brocchi, ancora privo degli infortunati Paletta e D’Errico, si ripresenta all’U-Power Stadium con la panchina più solida ma con le antenne ben dritte: il Monza ha dimostrato a Venezia di possedere le qualità per lottare per la A, ma le scorie per l’avvio ad andamento lento vanno ancora del tutto eliminate. E così la vera sfida odierna sarà quella di confermare la nuova identità mostrata al Penzo, con i biancorossi abili a leggere le varie fasi della partita, alternando la ricerca del bel gioco a momenti da vivere con la mentalità più operaia e concreta. Un atteggiamento che si dovrà conciliare con il ritorno al 4-3-1-2 reso possibile dal rientro di Boateng. L’ex rossonero in questo Monza non è mai stato una voce qualunque del coro: ha scritto sul pentagramma biancorosso le note più coinvolgenti e appassionanti, pur essendo ancora alla ricerca della prima rete su azione.
