I veneti per il secondo posto. Il tecnico brianzolo senza Boateng e in attesa di Balo. L’articolo firmato Michele Contessa e Matteo Delbue su La Gazzetta dello Sport
Si riaccendono le luci del Penzo per illuminare la sfida di lusso tra Venezia e Monza: gli arancioneroverdi sognano di raggiungere per una notte al secondo posto la Spal, i brianzoli vogliono riscattare la pesante sconfitta di Reggio Emilia. Venezia con 4 punti in più in classifica, ha già fermato Empoli, Brescia e Lecce, ma il Monza ha colto l’unico successo esterno in Veneto, a Cittadella (2-1). Zanetti ha già dato la sua impronta al Venezia, Brocchi, che stasera non avrà il neoacquisto Balotelli, deve far cambiare passo al Monza per non rischiare dopo la batosta di Reggio Emilia.
Qui Venezia
Venezia forte nel segno di Francesco Forte, nonostante le defezioni di Modolo, Taugourdeau e Bjarkason infortunati, Johnsen squalificato. La “pinna” dell’attaccante romano è pronta ad alzarsi nuovamente anche contro il Monza, Forte ha raggiunto Coda la scorsa settimana in testa alla classifica marcatori con 8 reti, solo una in meno di quanto non abbia fatto il Monza, metà del bottino complessivo del Venezia (16), che sta avendo molto anche dai centrocampisti con le reti di Fiordilino e Maleh. Forte è rimasto a secco nelle prime tre partite, ma con Vicenza e Frosinone è partito dalla panchina, poi un filotto di 5 gare sempre a segno (Pescara, Empoli, Reggiana, Entella e la doppietta di Brescia), un intervallo con l’Ascoli, poi la doppietta di Lecce. Forte uomo reparto, instancabile nell’applicarsi anche nella fase difensiva, avrà stasera a sostegno Aramu (3 reti) e Di Mariano (due assist per Fiordilino con l’Ascoli e Forte a Lecce nelle ultime due partite). «Dopo il Lecce, affrontiamo un’altra pretendente alla promozione – ha osservato Paolo Zanetti – il Monza è un po’ in ritardo, ma dispone di un organico con tanti elementi di categoria superiore. Il Venezia deve continuare a pensare solo a se stesso, abbiamo raggiunto da tempo una nostra identità e dobbiamo portarla in campo anche con il Monza, i nostri risultati non sono arrivati per caso, ma sono il frutto dell’applicazione della filosofia che portiamo avanti da inizio stagione».
Qui Monza
Come previsto, Mario Balotelli non ci sarà. Il numero 45 è rimasto a Monzello per continuare il suo programma di lavoro individuale: SuperMario non si sta risparmiando, ma ha bisogno ancora di qualche giorno per essere pronto. Ieri è arrivato l’esito del secondo tampone: tutto ok e quindi domani Balotelli potrà finalmente aggregarsi al gruppo e conoscere i suoi nuovi compagni. Per Cristian Brocchi però potrebbe non esserci tempo per aspettare i gol di Balo: il tecnico biancorosso deve vincere questa sera per rinsaldare la sua panchina. Dopo il pareggio con il Vicenza e la pesante sconfitta sul campo della Reggiana, la sfida di oggi potrebbe avere le sembianze dell’ultima chiamata per Brocchi: il nono posto in classifica non è in linea con il faraonico mercato estivo e le ambizioni dirigenziali. Il tecnico deve dare una risposta forte e chiara per scansare il rischio di vedere affondare nella Laguna il suo progetto tecnico e scacciare lo spettro dei tanti nomi accostati alla sua panchina (il più chiacchierato è quello di Roberto D’Aversa). Brocchi però ha dalla sua la consapevolezza di poter contare su una squadra che in questo biennio ha sempre dimostrato di seguirlo e di apprezzare il suo attaccamento ai colori. Il guaio è che nel primo momento decisivo della stagione, il Monza ha riscoperto l’emergenza. Nel 4-3-1-2, pesa come un macigno l’infortunio di Boateng: il leader carismatico e tecnico non ha ancora recuperato dalla distorsione alla caviglia. E poi c’è una difesa da inventare, con la contemporanea assenza di Bellusci (squalificato) e Paletta (problema al retto femorale): al volante della retroguardia ci saranno Bettella e Scaglia. Che ieri ha suonato la carica: «Vogliamo dare un segnale: le battute d’arresto succedono, ma l’importante è rialzarsi subito».
