Il quotidiano scrive a proposito della brutta sconfitta di ieri della formazione biancorossa a Reggio Emilia
Balotelli ancora non c’è, Boateng è a casa con una caviglia gonfia e senza le sue stelle (presenti e future) il Monza si scopre vulnerabile anche in trasferta. Scrive così il Corriere dello Sport.
Dove l’ultima sconfitta in campionato risaliva addirittura al 20 aprile 2019 (3-0 in casa dell’Albinoleffe). Roba preistorica pensando a quel che hanno detto i successivi 19 mesi e mezzo. Ma il problema è che il ko fa sprofondare i brianzoli a -9 dalla vetta dopo 10 giornate. Alla Reggiana, che aveva bisogno di una vittoria come il pane, riesce tutto alla perfezione, con Alvini che non sbaglia una mossa, ripagato anche dalla prolificità di un attacco che ha saputo accendersi.
VALANGA GRANATA. È la giornata che Augustus Kargbo aspettava da una vita, ma è anche quella della definitiva consacrazione di Igor Radrezza. Uno che due anni fa giocava in D ma che ormai è divenuto un perno dello scacchiere granata. Inizialmente schierato trequartista, dopo appena 5’ passa a fare la mezzala e col passaggio al 3-5-2 la Reggiana prende le misure a un Monza pericoloso in avvio con Mota Carvalho, subito rintuzzato da un attento Cerofolini. Nel primo tempo la gara la fanno gli ospiti, ma le occasioni migliori se le divora Kargbo (sulla prima bravo Lamanna).
RIPRESA. Nella ripresa il Monza ci prova subito con Bellusci, poi al 10’ Radrezza indovina la traiettoria giusta col mancino e la gara cambia padrone. Anche se Mota Carvalho potrebbe subito rimettere le cose a posto, ma davanti a Cerofolini spreca un delizioso invito di Machin, unico lampo della sua giornata. Quando riparte la Reggiana è micidiale e un lancio illuminante di Radrezza trova Kargbo pronto alla sgroppata, con Bellusci irriso dal dribbling del sierraleonese e Lamanna non pronto nella risposta. A quel punto i granata si limitano a controllare, rischiando su un’incursione di Colpani (bene Cerofolini) prima del gol annullato per fuorigioco a Gytkjaer per centimetri. Nel finale anche Mazzocchi pesca il jolly dal limite, e la festa è completa.
