Intervista a firma Delbue al portiere biancorosso che ha superato il virus ed è tornato a disposizione di Brocchi
Zero gol subiti in tre partite disputate: 100% di clean sheets . Nessun portiere in questa Serie B vanta i numeri di imbattibilità di Eugenio Lamanna, tornato tra i pali del Monza sabato scorso dopo aver smaltito i postumi del Covid. Un rientro con vittoria ma, soprattutto, con la solita buona abitudine di non prendere gol. E oggi (ore 15 al Suning Training Center di Appiano Gentile) per Lamanna ci saranno i brividi di affrontare in amichevole l’Inter, la squadra tifata fin da piccolo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Lamanna, partiamo proprio dal test di pomeriggio: emozionato?
“Sono cresciuto vicino ad Appiano Gentile: da piccolo andavo spesso a vedere gli allenamenti dell’Inter e per questo affrontare i nerazzurri ha sempre un sapore particolare. Ma quello di oggi sarà un test importante per la nostra crescita. Nella squadra di Conte mancheranno tanti titolari, ma anche solo respirare l’aria del centro sportivo di uno dei principali club del mondo non potrà che farci bene“.
Che ne pensa di Handanovic?
“E’ uno dei grandi campioni ai quali mi ispiro. Da piccolo studiavo i video di Zenga: la scuola italiana ha sfornato portieri fenomenali come Peruzzi, Toldo, Pagliuca, Marchegiani, Buffon. Mentre tra gli stranieri mi piace Willy Caballero“.
Imparando dai suoi idoli, la passata stagione ha messo insieme 15 clean sheets in Serie C, mentre quest’anno è già a quota tre.
“Per vincere è importante subire pochi gol. Ma il merito è di tutti: i nostri attaccanti sono i primi a sudare in fase di non possesso. Come nella cavalcata della passata stagione, stiamo restando compatti in tutti i reparti: il mercato estivo ci ha regalato ancora più qualità, carisma ed esperienza“.
L’abbondanza della rosa del Monza si vede anche nei portieri: tre potenziali titolari. Come vive la concorrenza?
“Più che di concorrenza preferisco parlare di solidarietà: ci aiutiamo e ci scambiamo consigli. E’ naturale che in una squadra ambiziosa come il Monza nessuno possa sentirsi sicuro di una maglia da titolare. Avere compagni forti è uno stimolo: Di Gregorio ha grande forza fisica e sta confermando le doti mostrate a Pordenone, mentre Sommariva lo conosco dai tempi del Genoa. Ero certo che, con la sua tecnica, avrebbe fatto bene nel periodo in cui siamo stati colpiti dal Covid“.
